Cinema

Cinema americano, i film sulle contestazioni degli anni ’60 e ’70 a Milano

La rassegna "America: controcultura e nuova Hollywood" è organizzata dalla Fondazione Cineteca Italiana. Il ciclo di proiezioni, in lingua originale, si terrà dal 19 aprile al 4 maggio nella Sala Alda Merini - Spazio Oberdan. Aprirà il ciclo di incontri alle 16.45. L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich, tratto dall'omonimo romanzo di McMurtry

Il cinema americano degli anni ’60 e ’70 arriva a Milano con la rassegna “America: controcultura e nuova Hollywood“, organizzata dalla Fondazione Cineteca ItalianaIl ciclo di proiezioni, in lingua originale, si terrà dal 19 aprile al 4 maggio nella Sala Alda MeriniSpazio Oberdan della Provincia (Viale Vittorio Veneto 2). 

La rassegna mira a riscoprire, attraverso la cinematografia dell’epoca, gli Stati Uniti del fermento politico, sociale e culturale giovanile. L’America delle manifestazioni pacifiste, contro la guerra del Vietnam, contro la discriminazione razziale, a favore dei diritti delle donne e per l’emancipazione sessuale.

Aprirà il ciclo di incontri, sabato 19 aprile, alle 16.45, L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich, tratto dall’omonimo romanzo di McMurtry. Uno spaccato del Texas degli anni ’50, raccontato attraverso la storia del giovane Sonny. Le proiezioni continueranno ogni pomeriggio e sera, fino a domenica 4 maggio. 

Fra i quindici titoli proposti, spiccano il documentario Sage of a New Generation (1969), del filosofo indiano Maharishi Mahesh Yogi, fondatore della tecnica della meditazione trascendentale, che come discepoli ebbe Mia Farrow ed alcuni dei Beatles, Free at Last (1968), un documentario sull’organizzazione e la realizzazione nel 1968 della marcia su Washington di Martin Luther King, e Lo spaventapasseri (1973), un ritratto impietoso degli Usa con i protagonisti dei giovani Gene Hackman e Al Pacino.