Società

Sesso, “chi invecchia non ha più voglia di farlo”. E’ vero? Raccontaci la tua storia

L'icona femminista americana Gloria Steinem, in occasione del suo 80esimo compleanno, ha dichiarato di "sentire le cellule del proprio cervello, un tempo ossessionate dalla libido, capaci finalmente di dedicarsi ad altro". Il Guardian ha approfondito la questione chiedendo alle proprie lettrici cosa ne pensino a proposito. In 24 ore hanno risposto 300 donne tra i 30 e i 70 anni. Scrivete le vostre storie a mysexover@gmail.com

Nell’invecchiare c’è una grande consolazione: ci si libera dalla voglia di fare sesso. In quest’epoca di sovraesposizione pornografica, in cui anche il grande schermo cavalca l’onda (con l’ultimo film di Lars Von Trier, ad esempio, una frase del genere può sembrare una provocazione. E forse lo è se a pronunciarla è Gloria Steinem, icona femminista americana con un passato (e un presente) di battaglie civili. Tra le sue fatiche, anche l’aver fondato la rivista Ms, che con Bitch e Bust è tra le più famose negli Usa ad occuparsi di questioni di genere e di femminismo. Boutade o meno, Steinem ha dichiarato di recente, in occasione del suo 80esimo compleanno, celebrato tra feste e raccolte fondi per cause dedicate ad iniziative femministe, che le cellule del suo cervello, “un tempo ossessionate dal sesso, ora sono libere di dedicarsi a ben altro”. Consapevole, che un monito del genere non possa attecchire tra le giovani, perché “se lo avessero detto a me, nemmeno io ci avrei creduto”.

In ogni caso la sua frase non è passata inosservata. Oltre al New York Time, che ha dedicato alla femminista un articolo, anche il britannico Guardian ha deciso di approfondire la questione. Il tema della sessualità e dell’età che passa è, infatti, rilevante considerando che viviamo in un periodo storico in cui ci aspetta che le donne siano eternamente giovani, sexy, prestanti e conformi a canoni di bellezza stravolti da chirurgia plastica e Photoshop. Senza contare poi che la libido femminile continua a restare, per certi versi, ancora un tabù. Alle lettrici, il Guardian ha chiesto se l’età abbia fatto mutare loro il desiderio sessuale, come quest’ultimo condizioni la vita personale e se sia vero che, una volta perso l’interesse per il sesso, si trovino nuovi modi per incanalare l’energia. All’appello hanno risposto, in sole 24 ore, circa 300 donne dai 30 ai 70 anni.

Le risposte pubblicate offrono uno spaccato di come le donne vivono la sessualità. Piacevolmente ironiche, le lettrici 70enni non si sono rifiutate di mettere a nudo la propria intimità. Come ha fatto Jean, 73 anni, che ha rivelato che fare sesso con un’altra persona è in effetti un dispendio di energie. Molto meglio un appuntamento con il vibratore personale, che non delude mai le aspettative. Altre sue coetanee, invece, sembrano più inclini alla malinconia. Altre ancora ammettono che il fatto di non dovere più sostenere le aspettative legate alla sessualità “suona come una benedizione”.

C’è poi Trisha, 61 anni, che confessa di stare vivendo il migliore momento della sua vita con un partner adorabile che la fa sentire bene come non mai. Come lei anche Linda, 66 anni, che dopo l’asportazione delle ovaie aveva avuto un calo di libido che invece è ritornata, imprevista, dopo l’innamoramento con un 73enne (con tanto di orgasmi plurimi). Un’altra sua coetanea, Clare, invece ammette di sentirsi benissimo libera dal dovere di fare sesso: “Ho sprecato così tanto tempo ossessionata dagli uomini”. Le fa eco Maxine, 65 anni.

Il Guardian ha suddiviso i commenti in base all’età e, almeno da questo campione sommario, pare che tra le 50enni l’invito della Steinem cada nel vuoto. Infatti, ci sono lettrici come Cindy e Christine che dicono che per loro non è cambiato nulla per quanto riguarda la libido se non i partner, che diventano sempre più giovani, e Kate che dice che a quest’età (59 anni nel suo caso) la liberazione consiste nel non perdere più tempo con partner sbagliati. Nemmeno le 40enni, salvo qualche raro caso, sembrano raccogliere l’appello della Steinem. Le risposte più articolate e meno ironiche arrivano dalle 30enni, immerse come sono in ansie di procreazioni tardive, tempo da dedicare ai figli piccoli, gestione di malattie (come il cancro) che stravolgono gli equilibri del piacere e del desiderio. Forse una conferma che nell’invecchiamento si trovano davvero grandi consolazioni.

E voi cosa ne pensate? Scrivete a mysexover@gmail.com