Diritti

Legge 40, Rodotà contro Lorenzin: “Dopo Consulta nessuna ingerenza dalla politica”

“Si chiude una pagina nera della storia italiana che per dieci anni ha visto la violazione sistematica dei diritti delle coppie sterili che desideravano avere un bambino”. Così Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e avvocato che ha sollevato il dubbio di costituzionalità della Legge 40, a margine di una conferenza stampa presso la sede del Partito Radicale a Roma. Un incontro per esprimere la soddisfazione in merito alla decisione della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa. “Nessuna forzatura, semplicemente è stato richiamato il valore della Costituzione in questa materia – dice Stefano Rodotà – Non si può sottoporre il rispetto della Carta alle negoziazioni legate alla sopravvivenza di una maggioranza politica”. E’ la risposta del giurista alla dichiarazione del ministro della Salute Beatrice Lorezin che ha auspicato l’intervento del Parlamento sulla questione. “Questa decisione arriva anche dopo una sorta di atteggiamento neutrale della Chiesa, un cambio di rotta impresso da Papa Francesco che ha aperto al dialogo partendo dal presupposto: Chi sono io per giudicare?”  di Annalisa Ausilio