Economia

Alitalia, Air France torna a chiedere uno sconto alle banche creditrici

Intanto Bruxelles fa sapere che il dossier sugli aiuti di Stato alla compagnia italiana è ancora ben lontano dalla chiusura. Almunia: "Saranno necessarie discussioni lunghe e difficili"

AirFrance-Klm bussa di nuovo alla porta delle banche italiane. E torna sulla richiesta dell’abbattimento del debito di Alitalia. Oltre a ribadire la necessità di una rapida esecuzione dei tagli già presentati nel piano dell’amministratore delegato Gabriele Del Torchio. “Siamo pronti a prendere una decisione positiva su Alitalia, ma solo se le nostre condizioni saranno accettate”, ha spiegato il numero uno della compagnia franco-olandese, Alexandre de Juniac, nel corso della conferenza stampa sui risultati 2013 della compagnia transalpina. “La nostra posizione non è cambiata di uno iota”, ha aggiunto il manager.

Le condizioni franco-olandesi, come ha rilevato lo stesso Juniac in più occasioni, non sono del resto poi così diverse da quelle della compagnia di Abu Dhabi, Etihad. Il vettore degli emirati è però attualmente in trattative per entrare nel capitale di Alitalia con un investimento da compreso fra i 300 e i 350 milioni. Se l’operazione dovesse andare a buon fine, Etihad diventerà titolare del 49% della società italiana presieduta da Roberto Colaninno. Tuttavia la trattativa, che avrebbe dovuto concludersi il prossimo 4 marzo, sta andando per le lunghe. “Renzi ha tutto il tempo che vuole per darci una valida mano. Per chiudere con Etihad ci vogliono un paio di mesi”, ha spiegato l’amministratore delegato di Alitalia in una recente intervista a Radio24. E il nodo centrale, al momento, in discussione con i futuri soci arabi è proprio l’elevato indebitamento della compagnia italiana.

Intanto Parigi è in allerta. “Se Ethiad fa qualcosa con Alitalia, non sarà qualcosa di aggressivo nei nostri confronti per non tagliare le importanti strategie che esistono fra Alitalia e AirFrance – ha spiegato al quotidiano La Tribune de Juniac lo scorso 23 gennaio – E’ una questione che Ethiad ha ben centrato”. Senza però parlarne con AirFrance. Almeno, questo è quello che ha riferito de Juniac nel corso della conferenza parigina in cui ha annunciato la conclusione per fine anno della ristrutturazione della compagnia da lui guidata. Del resto i numeri del 2013 dimostrano cheAir-France sta andando avanti nei termini del piano di risanamento. Il 2013 si è chiuso con un risultato operativo positivo per 130 milioni, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 366 milioni dell’esercizio precedente. Il debito è sceso di 618 milioni a 5,3 miliardi. Tuttavia il gruppo è ancora in rosso per 1,83 miliardi (contro 1,22 miliardi dello scorso anno a causa di una serie di svalutazioni) su un fatturato in lieve aumento a 25,52 miliardi (+0,4%). 

Intanto Bruxelles fa sapere che il dossier sugli aiuti di Stato alla compagnia italiana è ancora ben lontano dalla chiusura. “Saranno necessarie discussioni lunghe e difficili”, ha infatti detto il commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. “Fino ad ora parlavamo con il governo Letta. Ora vedremo con il governo Renzi chi sarà il nostro interlocutore per continuare i contatti”, ha aggiunto.