Cultura

Libri: ‘Gesù era ricco’

L’attore, scrittore e blogger, Saverio Tommasi, ha un grande talento: saper raccontare storie come pochi in Italia. È appena uscito nelle librerie il suo nuovo libro, “Gesù era ricco” (Aliberti Editore). Un’inchiesta “contro Comunione e liberazione”, come cita il sottotitolo. “Per due anni – spiega l’autore – ci sono entrato dentro raccogliendo testimonianze di ex aderenti e di giovani volontari, di studenti e leader carismatici. Ho ricevuto testi da leggere, inviti a riunioni a cui spesso ho partecipato, e anche l’invito a un compleanno, un’esperienza decisamente imbarazzante”. A differenza del libro di Ferruccio Pinotti, “La lobby di Dio” (Chiarelettere, 2010), che ricostruisce gli eventi processuali legati a Cl, il lavoro di Tommasi indaga il profilo sociologico della più potente lobby italiana. Un potere capace di influenzare la sanità, le scuole private cattoliche, le università e la politica. Un’inchiesta sul campo che grazie a un linguaggio tagliente ed ironico ci immerge in un mondo assurdo senza mai farci perdere il sorriso. Tommasi dedica due paginette ai vari insulti che ha ricevuto dopo aver pubblicato i suoi primi video-inchiesta su Cl, per Fanpage.it, e si inventa un divertente “vocabolario ciellino-italiano”. Il libro si chiude con un’intervista a don Alessandro Santoro che Tommasi definisce “prete cazzuto” e la forte testimonianza di un docente di Letteratura italiana di una scuola superiore cattolica del Centro Italia. “Gesù era ricco” ci restituisce l’immagine di un “male banale” che ha condizionato la politica italiana nell’ultimo ventennio.

Il libro è stato preceduto da alcuni video, cosa ti ha spinto ad indagare il mondo di Cl?

L’idea di questo libro, come ricordi anche tu, è iniziata con la realizzazione di due video, pubblicati poi con Fanpage.it. I video hanno rappresentato il mio fare capolino, per la prima volta e con telecamera in mano, nel famigerato Meeting di Cl, il ritrovo economico e spirituale che Comunione e liberazione realizza ogni anno celebrandosi per una settimana a Rimini. A quel punto mi sembrava interessante approfondire. Ho pensato che raccontare Cl fosse necessario per non morire lobbizzati e tristi.

Perché “Gesù era ricco”?

“Gesù era ricco” è la tesi a cui voleva farmi approdare un prete che ho incontrato durante uno dei Meeting di Rimini a cui ho partecipato. Io gli chiesi “quando la Chiesa sarebbe tornata povera e avrebbe cacciato i mercanti dal tempio” e lui mi rispose che se avessi letto i Vangeli (cosa che ovviamente ho fatto più volte, soprattutto prima che me lo dicesse lui) avrei scoperto che Gesù non era affatto povero. E a sostegno della sua tesi citava la veste pregiata di Gesù e il cassiere del gruppo, Giuda. Così, in seguito, ho deciso di usare la frase di quel prete come (parziale) titolo del libro, perché emblema della contraddizione fra la parola di Gesù (per chi ci crede) e l’operato di alcune frange più integraliste della Chiesa cattolica.

Qual è il peso politico di Cl?

Comunione e liberazione è uno dei cardini del governo Letta, la vera vincitrice delle elezioni. Mai Cl aveva avuto le chiavi di due ministeri come quello della Difesa con Mauro Mauri e quello alle infrastrutture e ai trasporti con Maurizio Lupi. Entrambi personaggi riferimento del mondo di Cl. Altri due nomi ad alto tasso ciellino, considerati vicini a Lupi ed entrati a far parte della squadra di governo, sono Gioacchino Alfano, Sottosegretario nel ministero della Difesa, e Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’istruzione. Per darti un’idea dell’intreccio fra Cl e questo governo, pensa che lo storico presidente della fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, da anni leader carismatico del movimento, festeggiò l’insediamento del governo Letta con queste parole: “E’ il governo di cui l’Italia aveva bisogno, ora si può ricominciare, come nel ’46. Auspico che possano governare per cinque anni”.

Invece il peso all’interno della chiesa?

Paradossalmente il peso all’interno della chiesa è diminuito. Resta pur sempre l’organizzazione più strutturata, con diramazioni ad ogni livello ecclesiastico, ma con l’elezione di papa Francesco hanno subito lo smacco della bocciatura del cardinale Angelo Scola per quello stesso ruolo. Non è un segreto che Angelo Scola fosse il papa in cui tutti i ciellini, e non solo, confidavano. Vale la pena ricordare che Angelo Scola, considerato uno dei padri spirituali del movimento di Cl, venne nominato arcivescovo di Milano nel 2011 da Benedetto XVI, con l’appoggio di Julian Carron, leader di Comunione e liberazione. La nomina ad arcivescovo doveva essere il preludio all’elezione papalina. Così non è stato, ma c’è poco da stare sereni perché l’ingerenza di Cl nella vita economica e civile del nostro Paese rimane micidiale.

Come è già successo per i video, hai ricevuto insulti per il libro?

Non ancora però me li aspetto. Per i due video che realizzai su Cl me ne arrivarono centinaia, e alcuni dei più divertenti e coloriti li ho raccolti anche nel libro. Sono due pagine in cui si va dal “sei chiaramente convivente del cornuto” all’indimenticabile “spero che vengano i cavalieri dell’apocalisse e ti falcino”.