Ambiente & Veleni

Alluvione Modena: un promemoria per i politici

 Mentre continua l’emergenza alluvione nel modenese, ci sembra il caso di fare qualche prima riflessione, passando poi dalla critica alla proposta:

Sia ben chiaro, le catastrofi naturali ci sono sempre state e probabilmente ci saranno sempre, ma l’uomo (e la politica) possono fare la loro parte per ridurle di numero e di impatto.

Purtroppo, quella che stiamo vivendo ormai è una “nuova normalità”; la lunga serie di errori, incurie, danni, sfruttamento del suolo, cementificazione, ecc del passato ha causato danni tali che, almeno in parte, non potranno essere risolti da nessuno. Effettivamente le piogge di questi giorni, anche 500 mm in tre giorni lungo il crinale Appenninico, sono state del tutto straordinarie e addirittura simili, se non superiori, perfino a quelle dell’alluvione del 1966 e dell’uragano Sandy a Giamaica.

Questo ovviamente non deve servire da giustificazione a chi amministra, anzi, è un’aggravante perchè del rischio climatico la comunità politica è avvertita e ne discute in inconcludenti conferenze da oltre 20 anni!

In questi giorni poi, si assiste ad uno strano fenomeno: amministratori di centrosinistra che si scagliano contro le politiche portate avanti dalle loro stesse amministrazioni; sembrano degli Ufo che siano sempre stati all’opposizione.

A loro in primo luogo e poi agli altri amministratori e parlamentari modenesi, chiediamo: perché non si usano i 250 milioni di soldi pubblici previsti per la (inutile) bretella Campogalliano-Sassuolo per interventi di salvaguardia del territorio? Aspettiamo una chiara risposta, non inutili bla bla o stentati balbettii.