Cronaca

Aeroporti, dove vola lo spreco: i casi limite da Aosta a Pontecagnano, fino a Foggia

In Italia, ce ne sono 42, ma nessuno se ne è accorto: molti non funzionano, ma restano aperti per ricevere soldi pubblici. sono difficili da raggiungere e ancor più inadatti per gli atterraggi. E intanto il ministro Lupi, dopo tanti rinvii, prepara un piano miliardario

Un po’ chiusi, un po’ aperti, l’Italia non ha un numero preciso di aeroporti commerciali. L’Enac dice che sono 38. Le statistiche di Assaeroporti ne includono 4 in più. Il piano di Corrado Passera, presentato e consegnato, neanche un anno fa, ne prometteva 31. Non c’è chi ha ragione e chi ha mentito: perché ci sono scali stagionali, scali non più operativi, scali che possono funzionare, ma che non ci riescono. Il bivio fra costiera di Amalfi e di Sorrento, l’aeroporto di Pontecagnano (Salerno) dove lo mettiamo? Alitalia ha sloggiato perché perdeva centinaia di migliaia di euro: però, in teoria, i concorrenti possono volare. E Foggia, dove non decollano da anni (leggi)? E le disgrazie di Siena? E lo spreco incessante di Aosta (leggi) o le disavventure di Falconora (leggi)?

Ogni regione, ogni provincia e ogni comune rivendica una rotta, una tratta e reclama denaro per ampliare piste dove soffia un vento buono per le esibizioni acrobatiche o dove vanno espropriati terreni appena resi edificabili (è proprio il caso foggiano). Il traffico passeggeri italiano è stabile: quasi 125 milioni da gennaio a ottobre di quest’anno, concentrati su Roma, Milano, Bergamo, Venezia, Catania, Bologna, Napoli e Pisa. E poi l’elenco continua con piccole eccellenze come Alghero e grandi irrisolti come Crotone. L’ultima partenza da Forlì indica la data del 29 marzo, un venerdì, destinazione Cluj-Napoca, Romania. Da circa tre mesi, il ministro Maurizio Lupi (Trasporti) promette che entro fine mese spedirà la bozza di un documento per i futuri investimenti ai governatori locali. Durante un’audizione in commissione a Montecitorio, disse di aver pronti 22 miliardi di euro. E ora si scatena la corsa ai finanziamenti da Viterbo a Frosinone. E anche l’Aquila è pronta a volare. Gianni Chiodi, il presidente abruzzese, dichiara sempre di averne discusso (e in maniera proficua e rassicurante) con il ministro Lupi. L’anno prossimo, lì, ci sarà la campagna elettorale.

– Foggia non decolla da due anni: pista corta e zero passeggeri (di A. Massari) 

– Aosta, 30 milioni per una struttura ora abbandonata (di E. Ciccarello, video di C. Caridi)

– Tra buchi e indagini, a Falconara la trasparenza è un optional (di S. Amurri)

da Il Fatto Quotidiano del 15 dicembre 2013