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Telecom, i pm ipotizzano ostacolo alla vigilanza per favorire l’ascesa degli spagnoli

L’inchiesta della Procura di Roma. Bernabè sentito come testimone: aveva già esposto i suoi dubbi nella lettera di dimissioni

“L’interrogatorio come testimone di Franco Bernabè è il primo atto ufficiale di un’inchiesta che può avere sviluppi clamorosi”. Lo scrive il Corriere della Sera, facendo riferimento alle verifiche ordinate dai magistrati romani che “ipotizzano che per il passaggio delle quote in Telco relative al controllo di Telecom Italia e la cessione di Telecom Argentina, possa essere contestato il reato di ostacolo agli organi di vigilanza“. I magistrati “esplorano la possibilità che ci sia stata un’intesa occulta tra i maggiori azionisti per favorire l’ascesa degli spagnoli di Telefonica e sfuggire ai controlli di chi ha invece il compito di esaminare la regolarità di ogni passaggio, prima fra tutte la Consob”.

Il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e l’aggiunto Nello Rossi hanno tuttavia affermato che “non vi sono indagati per il reato di ostacolo alla vigilanza né per alcun altro reato”.