Cultura

Sentimentali, anche a tavola

Martina Liverani è una giornalista, una blogger e una “procrastinatrice”, come lei stessa si definisce. E se non fosse chiaro dal suo blog “Curvy, Foodie, Hungry”, e dal suo precedente libro “10 ottimi motivi per non cominciare una dieta”, è anche una grande amante del buon cibo, perfettamente a suo agio nella taglia che porta.

Proprio come le protagoniste del suo primo romanzo, “Manuale di cucina sentimentale”, edito da Baldini&Castoldi: Teresa, la voce narrante, Agata e Cecilia, amiche per la pelle, nonostante le loro personalità agli antipodi. Agata con il suo amore per il cibo che è pari solo alla sua ossessione per le diete, Cecilia con le sue fissazioni per l’ambiente e il cibo biologico, e Tessa con le sue aspirazioni da foodblogger.

Fra disavventure amorose e lavorative, le tre donne hanno un unico punto fermo: le cene del venerdì sera, un momento tutto per loro, in cui gustano senza pensieri i manicaretti più gustosi del loro repertorio e si raccontano le loro vite con ironia e complicità. Il loro è molto più che un chiacchiericcio da donne. Il rapporto che hanno fra loro è onesto e naturale quanto quello che hanno con il cibo.

L’autrice, attraverso le loro voci, ci fa ridere, e ci fa anche pensare: in fondo, avevano ragione le nostre nonne quando ci ripetevano che mangiare è un piacere, e pazienza se non abbiamo un corpo da passerella. Una donna bella è una donna che sta bene con sé stessa. Sarà pure un messaggio semplice, ma è quello che Martina Liverani si impegna da tempo a lanciare dalle pagine di Vogue, di Style e di altre riviste di settore. Un messaggio che, di tanto in tanto, è bello ricordare.