Cronaca

Priebke, esce il feretro e scoppia la guerriglia ad Albano Laziale

La salma di Erich Priebke viene caricata su un camioncino blu per lasciare Albano Laziale (Roma) verso mezzanotte e mezza. Esce da una via secondaria che passa dietro la chiesa lefebvriana che ha ospitato il corpo, protetta da due cordoni di polizia. Da dietro il blocco delle forze dell’ordine i manifestanti assiepati lanciano bottiglie di vetro e altri oggetti. Scoppia anche una bomba carta. Mentre i dimostranti antifascisti sfollano, parte il lancio di lacrimogeni e la carica della polizia, che disperde la folla riunita di fronte al piazzale della chiesa. In pochi metri, lungo il percorso compiuto dai manifestanti in fuga e dai poliziotti che li inseguivano, la videocamera de ilfattoquotidiano.it riprende due immagini diametralmente opposte delle forze dell’ordine. La prima: un ufficiale interviene per evitare che un dimostrante bloccato a terra sia manganellato dai suoi colleghi. La seconda è meno edificante: in un capannello di caschi blu, un manifestante steso sull’asfalto con le mani sulla testa viene deriso dagli agenti (“Hai una crisi epilettica?” “Tua madre non ti dà da mangiare?” “Ti vuoi alzare, cretino?”). La serata si chiude con la contestazione delle forze dell’ordine da parte dei cittadini rimasti in piazza. I poliziotti sono accusati di aver colpito anche donne e anziani. Poi un violento temporale disperde anche gli ultimi manifestanti  di Tommaso Rodano