Politica

Biancofiore all’attacco di Letta: “Io epurata, Alfano intervenga o è mobbing”

La deputata Pdl chiede l'intervento del segretario del partito per risolvere la situaizone. E' la sola, insieme a Simona Vicari, ad aver presentato le dimissioni da sottosegretario con i 5 ministri quando Berlusconi ne ha fatto richiesta. Ora, secondo il premier, non avendole ritirate ufficialmente è da considerarsi senza poltrona

Dimissioni presentate e mai ritirate. Michaela Biancofiore perde la poltrona: unica dei sottosegretari, insieme a Simona Vicari, ad aver presentato le dimissioni su richiesta di Berlusconi, non le ha mai ufficialmente ritirate. E chi questa volta non intende fare eccezioni alla regola è il capo del governo Enrico Letta: “Le cose”, ha detto in un’intervista a SkyTg24, “sono cambiate e si vede anche da questi gesti”. Ma la deputata non ha intenzione di stare a guardare: “Apprendo”, ha commentato, “ancora una volta da un mezzo di informazione nazionale che ha intervistato il premier, che le mie dimissioni sarebbero state accettate per una formalità. Posto che, come tutte le agenzie nazionali hanno battuto, i ministri non hanno ritirato le dimissioni ma sono state respinte dallo stesso Letta cosa da lui confermata anche per i sottosegretari nel corso delle dichiarazioni sul voto di fiducia nell’aula della Camera, attendo intervento dal vice premier Alfano nonché segretario del mio partito.

L’ex sottosegretaria alla Pubblica amministrazione chiede chiarimenti: “Bisogna capire se si tratta di una epurazione frutto di una precisa scelta politica di mobbing, che nulla ha a che vedere, con tutta evidenza, con l’unità del partito da più parti evocata. Confermo comunque che rilascerò ogni commento nel corso della conferenza stampa che intendo indire per martedì prossimo a Roma”.