Musica

Il Rock (non) è mixabile. Conversazione con Maurizio di Stefano

Maurizio Di StefanoLasciamo i preamboli ad altre occasioni e lasciamoci sopraffare dalle piacevoli parole di Maurizio di Stefano, noto dj siciliano.

1 • Caro Mauro, ho sempre sostenuto che il rock non sia mixabile in battuta, dopo averti sentito, mi sono dovuto ricredere. Qual è il segreto per riuscire a fare ciò che fai?

Nessun segreto credimi. Sono cresciuto ascoltando musica rock ma ho cominciato a mettere dischi hip hop, dance, house etc… oggi applico la tecnica acquisita da queste lontane esperienze.

1 bis • Ok, ma un conto è mixare l’house, un altro è riuscire ad applicare quei dogmi ad un genere musicale estremamente sfaccettato

Il rock come la discomusic anni 70 è musica suonata “manualmente” da musicisti veri con tanto di strumenti nella maggior parte dei casi, quindi bisogna possedere molta dimestichezza con i supporti che hai a disposizione. Partendo dal presupposto che con i vinili (7” o 12”) non sarebbe possibile fare ciò che faccio.

2 • Stai dicendo che la tecnologia in questo caso è fondamentale?

La tecnologia ha la sua importanza, i “macchinari” che ho a disposizione oggi mi permettono di applicare diverse tecniche di mixaggio.

2 bis • C’è il rischio però che sia la macchina a mixare?

Non è così; c’è un lavoro pregresso. È fondamentale organizzare il materiale in modo da facilitare l’attività: sezionare i brani, preparare i loop, suddividere in cartelle, tutte cose che occorre saper fare.

3 • Da tutta questa tecnologia, si deduce che il vinile, ed il romanticismo ad esso legato, sia un lontano ricordo…

Generalmente per il dj il vinile è considerato uno strumento esclusivamente lavorativo e quindi sovente viene a mancare quel rispetto che invece dovrebbe esserci a prescindere, essendo – come è noto – ancora oggi il miglior supporto per ascoltare musica sul mercato. Sono un dj ma anche un collezionista (quasi feticista) e mi sforzo di mantenere intatta la giusta deferenza nei riguardi dei miei dischi.

3 bis • Così come la cultura, le giovani leve non sempre conoscono la musica.

Fondamentale studiare, peraltro un’attività che dovrebbe essere guidata dalla passione e non dal dovere.

4 • Il lavoro del dj è sempre più vicino a quello del musicista?

Dipende da quello che uno propone: in ambito rock, la mia esperienza dice che i dj più che altro sono dei selectioner, quindi dico di no.

5 • Quando sostengo che quelli come me sono l’ultimo anello della catena, mica sbaglio…

(sorride) Se facciamo riferimento ai dj producer tanto in voga…bè quelli in effetti fanno musica.

6 • Catania vive storicamente il rock in maniera viscerale

Catania è stata definita da molti la Seattle d’Europa, da qui sono passati diverse realtà che hanno fatto la storia, come i R.E.M… Per i catanesi delle generazioni precedenti era normale, quasi di moda, ascoltare gruppi come Pylon, Camper Van Beethoven, Dirty Looks e tanti altri rimasti sempre “alternativi” e non da classifica…

7 • Blow Rock ha rivendicato quest’appartenenza. Negli ultimi anni è stato fatto un lavoro portentoso…

Ci proviamo. È difficile ma di anno in anno le soddisfazioni arrivano… Cerchiamo di far crescere le nuove generazioni con gli Artic Monkeys e non con Moreno…

8 • Fate grandi numeri, mi riferisco alle persone e non soltanto in estate…

Negli ultimi anni il progetto è cresciuto e crescerà ancora. I numeri contano ma è più importante il messaggio che cerchiamo di divulgare.

9 • Progetti futuri

Continuare quello che già facciamo ma puntando ancor di più sulla qualità del prodotto e non sulla quantità degli incassi…
 

9 canzoni 9 … con giusta deferenza

Lato A
Ghost Rider • R.E.M
The Happy House • SIOUXSIE AND THE BANSHEES
10:15 Ten Fiftheen Saturday Night • THE CURE
Holograms • ABC CITY

Lato B
Tear you apart • SHE WANTS REVENGE
Stop it • PYLON – STOP IT
Ride to Live LEATHER NUN
We Live Underground • LIGHTS ON
Just Like Honey • JESUS AND MARY CHAIN