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Albania, Barroso: “Entro fine anno status di candidato all’adesione Ue”

"Il futuro dell'Albania è in Europa", ha detto il capo della Commissione Europea dopo l'incontro con il premier del paese Edi Rama. Però ci sono ancora tante sfide da affrontare, soprattutto la lotta alla corruzione e la criminalità organizzata. A ottobre il rapporto dell'esecutivo Ue sui Paesi candidati

A pochi mesi dalla svolta delle elezioni in Albania vinte dal candidato socialista Edi Rama, il Paese sembra di essere più vicino all’ingresso nell’Unione Europea. “Penso che l’Albania possa, in linea di principio, ottenere lo status di Paese candidato all’adesione” all’Unione Europea “entro la fine di quest’anno”. Lo ha detto il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, al termine di un incontro con il primo ministro albanese. “Il futuro dell’Albania è nell’Unione Europea”, ha sottolineato Barroso. Il numero uno della Commissione europea ha anche ribadito la sua fiducia nella capacità dell’Albania di rispettare i criteri e di fare progressi nel suo percorso verso l’Europa”. Il paese balcanico ha presentato ufficialmente la richiesta di adesione il 28 aprile 2009. Mentre dal 15 dicembre 2010 i cittadini albanesi possono entrare senza visti nell’area Schengen, che comprende la maggior parte dei paesi europei. 

Secondo Barroso, dopo il corretto svolgimento delle ultime elezioni l’obiettivo per Tirana “è a portata di mano”. Però saranno necessari “ulteriori sforzi” nel campo della lotta contro la corruzione ed il crimine organizzato. Sono questi i principali ostacoli sulla strada dell’ingresso del Paese nell’Ue. Se l’Albania vuole raggiungere l’obiettivo di diventare ufficialmente il nuovo Paese candidato all’adesione entro l’anno, deve agire in fretta per adeguarsi agli standard europei. “I prossimi passi saranno critici per la nostra valutazione, quindi non c’è tempo da perdere e le prossime settimane saranno cruciali”, ha spiegato Barroso. Il presidente della Commissione Ue si è rivolto non solo al governo del Paese balcanico, ma anche all’opposizione e alla società civile. “Si tratta di uno sforzo molto importante che richiede la mobilitazione di tutti gli albanesi”, cioè non solo del governo, ma anche di opposizione e società civile”, ha ribadito.

La maniera in cui si sono svolte le ultime elezioni ha contributo in larga misura alla valutazione della candidatura dell’Albania. Il presidente della Commissione Ue ha definito “molto importante”  il fatto che il voto sia stato considerato “libero ed equo, nonostante la forte polarizzazione politica”. Durante la precedente legislatura “l’Albania ha fatto i passi giusti adottando misure chiave nei settori della giustizia e della pubblica amministrazione, ha precisato. Cruciale è stata anche la revisione delle regole di procedura parlamentare.

A dare la pagella annuale ai Paesi candidati o aspiranti tali sarà il consueto rapporto di ottobre della Commissione europea. “Riferiremo dei progressi raggiunti e terremo conto delle ulteriori azioni prese dall’Albania contro la corruzione e il crimine organizzato, incluse le indagini e le azioni giudiziarie”, ha detto Barroso. “Incoraggio il nuovo governo ad investire molti sforzi in questa direzione, perché i nostri Stati membri vi osservano, come la Commissione europea”, così il capo dell’esecutivo Ue ha esortato il premier albanese.