Politica

M5S, la senatrice Casaletto lancia l’appello salva Orellana: “Non siamo in guerra”

L'eletta del Movimento 5 Stelle ha chiesto su Facebook a chi conosce il collega finito nel mirino per le sue dichiarazioni di apertura verso gli altri partiti, di esprimergli solidarietà. Nel frattempo il grillino da Vilnius, dove si trova in missione con la commissione esteri, smentisce di aver già preso una decisione

La decisione sulle dimissioni dovrebbe arrivare venerdì 6 settembre. Il senatore Luis Alberto Orellana, definito dal blog di Beppe Grillo uno “Scilipoti” e accusato per aver espresso le sue idee di apertura verso gli altri partiti potrebbe lasciare il Movimento 5 Stelle. Ma non tutti sono d’accordo. L’appello arriva da un’altra cittadina in Parlamento conosciuta per le sue idee di dialogo, Monica Casaletto: “Vorrei fare un appello a tutti quelli che conoscono personalmente il cittadino Luis Alberto Orellana“, ha scritto su Facebook, “fatevi avanti e testimoniate l’assoluta fede movimentista di Luis, la sua competenza, la sua passione, l’umiltà e generosità nel lavoro che svolge ogni giorno per diffondere il Movimento 5 Stelle a tutti, l’impegno e l’abnegazione che adopera in difesa di chi in questo momento è in grossa difficoltà. Fatelo prima che sia troppo tardi”.

Se Beppe Grillo sul suo blog aveva evocato un clima di battaglia, Casaletto contesta la presa di posizione: “Noi siamo in guerra: non sono d’accordo, il Movimento ripudia la guerra, ricordate? La parola guerra è bandita dal vocabolario 5 stelle; più correttamente noi siamo al lavoro, migliaia, forse milioni di attivisti, ognuno con le sue capacità per diffondere il movimento e per costruire insieme un mondo migliore, ripulito da questa commistione di politica finanza e lobbies che ci sta uccidendo. Ma è questo il mondo migliore che vogliamo costruire? La legge del manganello, della purga, del linciaggio, dell’impiccagione di chi, come Luis, esercita il diritto inviolabile di esprimere un suo pensiero, giusto o sbagliato che sia? – chiede – Non credo, noi siamo attivisti che credono in un sogno, non siamo una moltitudine di ronde di giustizieri assetate di vendetta”.

Orellana nel frattempo è in missione con la Commissione esteri del Senato in Lituania e sui social network smentisce di aver già lasciato il gruppo: “Smentisco di aver deciso le mie dimissioni. Sto invece superando l’amarezza, tanta, grazie agli innumerevoli incoraggiamenti che sto ricevendo e riuscirò, credo, a prendere una decisione con la dovuta calma”.