Politica

M5S e Pd fanno festa insieme. Ma l’ospite 5 Stelle: “Strumentalizzato, rinuncio”

Alvise Maniero, sindaco di Mira, era tra gli invitati d'onore della manifestazione in provincia di Verona: "E' un'iniziativa che riguarda il territorio, non voglio creare problemi o attirare l'attenzione nazionale". L'organizzatore Bertolini (M5S): "Non c'è niente di male. Andiamo avanti. Sarà un modo per evidenziare le nostre differenze con il Pd, non è un inciucio"

Aaa cercasi sostituto. La festa differente di Bovolone perde i pezzi. Con la prima ventata di polemiche a disertare è il sindaco grillino di Mira (Venezia), Alvise Maniero. 27 anni e un passato da esordiente nel mondo della politica era uno degli ospiti d’onore nella manifestazione del 13 e 14 settembre. E’ bastato mettere online il programma, studiare lo slogan e ammettere di avere un evento organizzato insieme da Partito democratico e Movimento 5 Stelle e il paese di 16mila anime in provincia di Verona è diventato il centro della politica nazionale. “Quando ho accettato di partecipare”, spiega al fattoquotidiano.it Maniero, “era tanti mesi fa, non c’era quest’aria di crisi di governo e sinceramente pensavo sarebbe stata una buona occasione per confrontarmi con altri amministratori locali. Non pensavo alle possibili strumentalizzazioni”.

C’è chi le ha chiamate prove di inciucio, chi ha predetto la scomunica di Beppe Grillo e chi invece ha semplicemente mandato messaggi per chiedere di annullare tutto. E il sindaco a 5 Stelle ha deciso di tirarsi indietro: “E’ assurdo trasportare questa iniziativa sul livello nazionale. Abbiamo tanti problemi da affrontare sul territorio. Siamo la prima linea della politica e abbiamo un contatto diretto con i cittadini. Io so cosa vuol dire vedersi invadere il paese di telecamere, non fa bene al Movimento e alla nostra azione di governo. Per questo ho preferito lasciar stare l’iniziativa di Bovolone, per fargli fare un buon lavoro”. Una decisione presa in fretta, ammette Maniero, nella foga di un telefono che ha preso a squillare e lo spettro delle telecamere. Una pressione così l’aveva vissuta solo dopo l’elezione, lui sindaco più giovane d’Italia e a inizio anno nel mirino per aver tolto le deleghe all’assessore incinta. E così ci ha ripensato. “Nessuno mi ha chiamato. Ma perché dovrebbe Grillo? Parliamo di un’iniziativa locale che intende discutere di cose concrete. Naturalmente però è sbagliato pensare al Pd come interlocutore. Siamo stati un po’ ingenui a non immaginare che ci sarebbero state conseguenze”. 

Da Bovolone nessun passo indietro. Telecamere e giornalisti circondano il municipio, ma il consigliere comunale Gianni Bertolini assicura che è tutto confermato. “Cerchiamo qualcun altro del Movimento 5 Stelle che partecipi al dibattito. Con Alvise nessuna incomprensione, ci siamo parlati. Siamo tranquilli, anche se è assurdo quello che sta succedendo”. Camera e Senato impegnati a mezzo servizio, la politica si sparpaglia per il paese, tra chat sul cellulare, email dei critici e ipotesi di governo. “Io non ho mai pensato di attirare tutta questa attenzione. Davvero le alleanze di governo dovrebbero decidersi nel mio paese? Fare la festa insieme è un modo per sottolineare le differenze tra noi, non per avvicinarci. Il resto sono strumentalizzazioni squallide”. Tutto confermato per il 13 e 14 settembre. Ci sarà Bertolini, ma anche la segretaria Pd Chiara Tessarolo e il sindaco democratico di San Giovanni Lupatolo Federico Vantini. E se qualcuno dall’alto dovesse far sapere che la festa non s’ha da fare? “Vorrebbe dire”, conclude il consigliere, “che io non posso più far parte di questo Movimento”.