Economia & Lobby

Parmalat, ecco l’ordinanza del Tribunale che la società non vuole pubblicare

I piccoli azionisti chiedono da tempo la pubblicazione del provvedimento che tratteggia tutti i conflitti d'interesse del gruppo e dei consulenti di Mediobanca e che sarà al centro dell'assemblea di venerdì 14

“La copia integrale del decreto emesso il 28 marzo 2013 dal Tribunale di Parma nell’ambito del procedimento ex art 2409 c.c. potrà essere consultata fino allo svolgimento della Assemblea convocata per il 14 giugno 2013, presso la sede sociale in Collecchio, Parma, Via delle Nazioni Unite, 4, nei seguenti orari 09 :00 – 13 : 00 /14 : 00 – 18 : 00 dagli Azionisti che risultino essere legittimati a partecipare all’Assemblea”. Questa l’ultima risposta di Parmalat ai piccoli azionisti del gruppo agroalimentare che da settimane chiedono poter consultare il provvedimento con cui a marzo il Tribunale ha rimosso alcuni consiglieri e sindaci del gruppo e nominato un commissario per vigilare sull’acquisizione di Lactalis American Group (Lag).

La richiesta dei piccoli azionisti era motivata dalla necessità di “ripristinare la corretta informazione finanziaria ed eliminare asimmetrie informative tra soci di minoranza e maggioranza, con particolare riguardo ai risparmiatori, vittime sacrificali della finanza moderna”. Per Parmalat, tuttavia, la questione non sembra prioritaria e chi non avesse potuto andare a Collecchio prima dell’assemblea per leggersi le 54 pagine dell’ordinanza negli orari imposti dalla società, avrebbe dovuto decidere se votare sulla conferma o sostituzione del consigliere Antonio Sala e del sindaco Roberto Cravero, di cui il Tribunale ha chiesto la sostituzione, sulla base del solo dispositivo, l’unico documento ufficiale reso disponibile da Parmalat o affidandosi all’attendibilità delle indiscrezioni di stampa. Ilfattoquotidiano.it è venuto in possesso dell’ordinanza che pubblica integralmente qui di seguito.

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Sentenza Parmalat_Lag 29 marzo 2013 from ilfattoquotidiano