Economia & Lobby

Letta gela Squinzi: “Niente risorse immediate da fine procedura d’infrazione”

Il numero uno degli industriali chiedeva che gli otto miliardi liberati dalla fine della procedura attribuita all’Italia per sforamento del deficit andassero “a pagare i debiti della pubblica amministrazione"

”Siamo in una situazione precisa e specifica di credit crunch, per alleviare le imprese la prima cosa che si dovrebbe fare è che la pubblica amministrazione metta mano al portafogli e paghi i propri debiti”.  Dopo le dichiarazioni di giovedì 23 all’assemblea degli industriali, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi è così tornato alla carica, ma è stato subito frenato dal governo.

Secondo mr. Vinavil, in particolare, gli otto miliardi liberati dalla fine della procedura di infrazione attribuita all’Italia per sforamento del deficit, devono andare “a pagare i debiti della pubblica amministrazione, è una vecchia storia”. La fine della procedura “è un fatto positivo – ha aggiunto Squinzi a margine dell’assemblea di Confindustria Varese – e speriamo” che possa accelerare la realizzazione delle richieste dell’associazione industriali.

Ma a stretto giro è arrivata la frenata del premier, Enrico Letta, che durante l’incontro di oggi a Palazzo Chigi con le Regioni ha ricordato come la fine della procedura Ue per il deficit eccessivo è sicuramente una buona notizia, ma avrà i suoi effetti solo sul bilancio 2014, mentre per l’anno in corso, come è noto, non verranno liberate risorse immediate.