Politica

Sinistra Ecologia Rodotà

Ripartiamo da Rodotà, fondiamo un movimento politico unitario tra chi lo ha sostenuto. Non so quanti italiani lo avrebbero voluto Presidente della Repubblica ma la cosa nuova e importante è che tantissimi si sono letteralmente mobilitati per invocarlo. Si è trattato di un movimento colto, di gente informata ma di un movimento dal basso, non di salotti tv. Rodotà è arrivato terzo nelle Quirinarie 5 stelle perché era già presente come candidato nel web.

E’ stato appoggiato pienamente e fino in fondo da Sel, e da alcuni parlamentari del Pd. Ma nel Pd, sia tra gli amministratori locali che nella base, il sostegno è stato molto più vasto ed è stato combattivo anche se momentaneamente perdente. Nella sua persona e sul suo nome si sono incrociate due tendenze fortissime: quella di chi, fin dal giorno dopo le elezioni, avrebbe voluto trovare il modo di far collaborare le forze di Italia Bene Comune e di 5 stelle e quelle di chi, anche al di là della contingenza del momento politico, sente che “diritti” e “cultura” dovrebbero ispirare il governo e la politica in Italia. Rodotà in questo momento rappresenta più di Grillo 2013 e Vendola 2011 messi assieme, e al tempo stesso non è proponibile come leader politico in senso stretto, come guida quotidiana della lotta politica.
Ma questa caratteristica non è una debolezza e rende in un certo senso ancora più grossa l’occasione che rappresenta. Personalmente lo avrei visto e lo vedrei più come capo di un governo provvisorio di cambiamento e di transizione che come Presidente della Repubblica per 7 anni. Ma adesso il punto non è tanto questo quanto quello della aggregazione e della speranza politica. Non è Rodotà che deve fondare un partito: siamo noi che lo abbiamo sostenuto che abbiamo la straordinaria occasione di metterci insieme nel suo nome. Un movimento politico subito, e domani anche elettorale, che cerchi innanzitutto di praticare forme efficaci di militanza comune, di comunicazione reciproca: oltre la forma -partito, ma oltre anche la dittatura superficiale dei clik.

Riconoscersi nell’ insegnamento e nelle battaglie di questo giovane 80 enne significa avere già una piattaforma programmatica e ideale comune.

Quella che il Pd forse non ha mai avuto e di sicuro ora non ha più, quella che 5 stelle in realtà non ha ancora, quella che Sel deve condividere con altri se vuole avere un senso. “Libertà” è ormai una parola vuota, Rodotà, più che il nome di una persona, consideriamolo un concetto, un punto di vista fondativo.