Politica

Lega, al via le espulsioni. Tra i cacciati c’è il consigliere Veneto Bozza

"Le decisioni sono state prese all'unanimità", fa sapere Roberto Calderoli. Accolte 5 delle 17 richieste di espulsione avanzate dalle Segreterie Nazionali. Le altre 12, respinte, sono state annullate oppure convertite in richiami scritti o sospensioni temporanee. Presente anche Umberto Bossi

Via Bellerio ha deciso: via alle espulsioni. Una nota di Roberto Calderoli, responsabile Territorio del partito, ha annunciato che il Comitato di Disciplina e Garanzia della Lega, integrato dai Segretari nazionali di Lombardia, Veneto, Piemonte, Marche e Toscana, ha accolto 5 richieste di espulsione avanzate dalle segreterie nazionali. Sono state respinte, però, 12 delle 17 proposte avanzate. “La discussione si è svolta in un clima di massima collaborazione e serenità e tutte le deliberazioni sono state assunte all’unanimità”, ha assicurato Calderoli. L’incontro, a cui erano presenti anche il segretario federale Roberto Maroni, il segretario della Liga Veneta Flavio Tosi e il segretario del Piemonte Roberto Cota, è stato presieduto dal presidente della Lega Umberto Bossi“Le 12 richieste di espulsioni respinte sono state annullate oppure convertite in richiami scritti o sospensioni temporanee” ha fatto sapere il responsabile organizzativo del Carroccio.

Tra i nomi degli espulsi c’è anche quello del consigliere regionale veneto Santino Bozza, padovano, figura presente nell’elenco dei 35 leghisti per i quali il segretario veneto Flavio Tosi aveva chiesto l’espulsione sabato scorso in relazione alle proteste avvenute a Pontida. Il consigliere veneto alle scorse elezioni aveva annunciato di aver votato Pd come protesta contro la gestione Maroni-Tosi del Carroccio.

Santino Bozza ha replicato: “Il problema non è Roberto Maroni o Umberto Bossi, l’unico problema è Flavio Tosi e quanti non hanno a cuore il Veneto”. Il neo-espulso ha inoltre annunciato che parlerà con il governatore del Veneto Luca Zaia “assieme, agli altri puniti – dice – e faremo un gruppo autonomo”. Il consigliere sottolinea la “solitudine di Tosi”, definendolo “unico vero artefice della sconfitta elettorale della Lega in Veneto”. “Fascista” è l’accusa che il consigliere regionale lancia al sindaco di Verona e annuncia che contro di lui c’è  “un asse tra Treviso, Venezia e Vicenza”.

 

 

C’è anche un altro veneto tra gli espulsi. E’il consigliere comunale Claudio Viviani, eletto nelle liste del Carroccio a Negrar. 

“Penso che il capitolo delle beghe sia chiuso”, ha affermato Matteo Salvini all’uscita dalla riunione. Il segretario della Lega Nord ha poi concluso: “Abbiamo espulso una persona che attendeva provvedimenti da una vita”.