Se il futuro di allora è ormai il nostro presente, gli stessi metodi di previsione possono essere usati per dare uno sguardo a quelli che potrebbero essere i prossimi quarant’anni del nostro mondo. Ci ha provato Jorgen Randers, uno degli autori del primo rapporto “I Limiti dello Sviluppo” estendendo i calcoli di altri quarant’anni, fino al “2052” che è il titolo del suo nuovo libro di cui esce in questi giorni la traduzione italiana.
Quello che Randers ricava dai suoi calcoli e dai suoi modelli è un futuro oscuro e difficile, anche se non catastrofico. E’ un futuro dove le tendenze di oggi saranno ancora in atto e saranno molto più forti. Un mondo sempre più sovrappopolato e più povero, dove il cambiamento climatico ha fatto enormi danni e trasformato molte regioni del mondo in modo irreversibile. E’ un mondo, tuttavia, dove gli esseri umani hanno rifiutato di prendere provvedimenti drastici per evitare il declino e si ingegnano per continuare a sfruttare (per quanto ancora possibile) le limitate risorse del pianeta.
E’ un futuro possibile, forse anche probabile, ma è soltanto quello che Randers chiama un “educated guess”, un’ “ipotesi ragionata;” si sa che il futuro non è mai quello di una volta! Ma è un’ipotesi che ci dice molte cose di quello che ci potrà succedere nei prossimi decenni se continuiamo a percorrere la solita strada della ricerca dello “sviluppo” a tutti i costi.
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Jorgen Randers sarà a Roma a presentare il suo libro venerdì 5 Aprile 2013 alle ore 10:30; Sala Minerva, Palazzo De Carolis • Via del Corso, ingresso Via Lata 3