Politica

Friuli, le strane spese del Pd: lampade Swarovski e adozioni a distanza

Cinque consiglieri regionali sono indagati per alcune voci di rimborso sospette. Tra queste, "accessori bimbi", "utensili cristalleria" e biglietti per il teatro. Il capogruppo Moretton: "Le ricevute venivano consegnate all’impiegata che non esercitava alcun controllo. Io non guardavo gli scontrini"

Prima era toccato ai consiglieri di centrodestra, ma ora le indagini riguardano anche quattro membri dell’opposizione. L’ex capogruppo del Pd Gianfranco Moretton è finito davanti al pm Federico Frezza per giustificare alcune voci di spesa “sospette”, insieme ai colleghi Giorgio Baiutti, Sandro Della Mea e Alessandro Tesini che avrebbero fatto un uso inappropriato dei fondi pubblici.

A darne notizia è il Messaggero Veneto che riporta alcuni rimborsi dei consiglieri democratici compresi tra dicembre 2010 e fine 2011, tra cui “il contributo di 500 euro per l’associazione ‘Cammina Trieste’ e l’acquisto di diversi biglietti per il teatro per 616 euro”. E ancora “338 per una poco specificata compera di ‘utensili cristalleria‘ a molte cene e pranzi la vigilia di Natale o a San Silvestro, fino a 175 euro per una lampada Swarovski“. E ci sono pure un’adozione a distanza “divisa due tranche, una a marzo e una a ottobre per complessivi 225 euro”, 800 euro per una cena pagata da Baiutti, “la spesa di Tesini per 573 euro di prodotti caseari e dolci e la voce ‘accessori bimbi‘ da 299 euro”. 

Spese individuali di cui Moretton non era, dice, personalmente al corrente. “Quanto alle spese dei singoli consiglieri – ha spiegato il capogruppo al pm – io non intervenivo. I consiglieri consegnavano le ricevute all’impiegata che non esercitava alcun controllo e rimborsava la spesa. Se ci fosse stata qualche spesa abnorme credo che l’impiegata sarebbe venuta a dirmelo e avremmo bloccato il rimborso, ma in concreto non è mai accaduto. Io non guardavo gli scontrini, non ritenevo fosse mio compito controllare scontrini e ricevute”. Già a marzo erano stati indagati oltre 20 consiglieri del Friuli Venezia Giulia nell’ambito dell’inchiesta sulle spese di rappresentanza. Tra loro c’erano anche 5 consiglieri Pdl che sono stati ricandidati alle prossime regionali del 21 e 22 aprile