Media & Regime

La7 in vendita, Mentana: “Se cambia la linea tolgo il disturbo”

In un intervento nell'edizione serale del Tg, il direttore mette le mani avanti rispetto all'arrivo di nuovi padroni dell'emittente messa sul mercato da Telecom. In piena campagna elettorale, "ci ostiniamo a pensare che nessuno venga a comprare La7 per spegnere voci". Ma se dovesse accadere, il giornalista si dice pronto a farsi da parte

Se la linea editoriale di La7 cambierà dopo la vendita a un altro gruppo, Enrico Mentana è pronto a “togliere il disturbo”. L’annuncio del direttore del direttore del TgLa7 è arrivato nell’edizione serale. L‘ultimo cda di Telecom Italia, proprietaria dell’emittente attraverso Timedia, è finito con un nulla di fatto ma, ha detto il giornalista, “quel che pare sicuro è che Telecom Italia venderà”. L’intenzione di Telecom di mettere sul mercato il ramo media è infatti ufficiallizzata da mesi, mentre non è altrettanto certa l’esistenza di un compratore realmente determinato a concludere l’affare. 

“Ieri è stata un’altra giornata del destino per La7: il consiglio di amministrazione di Telecom Italia doveva decidere se arrivare alla vendita e, nel caso, a chi, se a Cairo o al Fondo Clessidra o all’editore di Europa7“, ha esordito Mentana in apertura del TgLa7. “Poi nella notte si sono fatti poi altri nomi di cavalieri bianchi, pronti a entrare in cordate per assumere le redini della nostra emittente, ma ieri sera il cda non ha deciso nulla, cosa che farà invece con un nuovo cda che è stato convocato per lunedì 18 febbraio”, ha anticipato.  “Quindi ci sono altri dieci giorni per capire a chi potrà andare La7, ma quel che pare sicuro è che Telecom Italia venderà”.

Il giornalista, approdato a La7 dopo aver diretto il Tg5 di Mediaset, ha amemsso le gravi difficoltà economiche dell’emittente. Ma qualunque nuovo padrone subentri, ha chiarito, “ci ostiniamo a pensare che nessuno venga a comprare La7 per spegnere, tacitare o modificare le voci che hanno un seguito, che funzionano, che aiutano per il conto economico di questa impresa”. E a maggior ragione in piena campagna elettorale, ha continuato, “cercheremo di essere il più equilibrati, obiettivi, disinteressati possibile, poi compri chi deve compare: noi ci prenderemo le nostre responsabilità”.

Al termine dell’intervento, Mentana ha espresso la sua determinazione ad andarsene se il nuovo azionista si rivelasse troppo ingombrante. “Se davvero, come i più impauriti paventano, arrivasse qualcuno che ci dovesse costringere a cambiare la nostra linea editoriale, di assoluto disinteresse ed equilibrio, la cosa migliore sarà a quel punto togliere il disturbo. Ma io non penso che sarà così e l’ottimismo non è solo di facciata”.