Elezioni 2013

Sondaggi elettorali vietati nei 15 giorni prima del voto? Non su smartphone

L’Agcom autorizza SWG a vendere un’applicazione per smartphone e tablet che pubblicherà le rilevazioni con le intenzioni di voto anche nel periodo in cui sono vietati ovunque: secondo l’authority non si tratta di mezzi di comunicazione di massa

Come se non bastassero le continue violazioni da parte di alcune tv, la normativa del 2000 che disciplina la par condicio ora se la dovrà vedere col web. La notizia arriva direttamente da SWG, società specializzata in sondaggi e rilievi statistici, che ha annunciato la disponibilità di PoliticAPP, un’applicazione che fornirà “sondaggi e intenzioni di voto durante il black-out elettorale”. L’autorizzazione per la diffusione dell’app è arrivata direttamente da Agcom, l’Autorità per le Garanzia nelle Comunicazioni, tramite un’email in cui gli uffici dell’authority rispondono a un quesito della stessa società di sondaggi.

Nel messaggio di posta elettronica, che ha come mittente parcondicio@agcom.it e il cui testo è stato pubblicato su YouTube dalla stessa SWG, si legge che “il divieto di diffusione dei sondaggi nei 15 giorni antecedenti il voto di cui all’art.8 della legge 28/00 non precisa il canale di diffusione, tuttavia è del pari vero che la disciplina dei sondaggi relativi a indicazioni di voto si riferisce unicamente a quelli diffusi su mezzi di comunicazione di massa e si ritiene che non possa definirsi tale un’applicazione per smartphone. Essa potrà essere fruita soltanto da un target definito di clienti paganti, da coloro cioè che abbiano deciso di acquistarla. Detta applicazione risulta pertanto priva delle caratteristiche distintive del mezzo di comunicazione di massa”.

Effettivamente il testo della legge non specifica in alcun modo quali siano i canali di diffusione per cui vale il divieto ed è logico che il giudizio sia lasciato all’authority competente per le comunicazioni.

In Italia, secondo i dati più recenti, ci sono più di 30 milioni di smartphone e 3 milioni di tablet. Da domani, quindi, metà della popolazione italiana avrà quindi la possibilità di leggere i sondaggi e magari pubblicarli su Internet (sarà il web un mezzo di comunicazione di massa?) anche nei 15 giorni in cui la legge prevede che sia vietato “rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto”.

L’app di SWG sarà disponibile per iOS (Apple) e Android, costerà 9,99 euro e dal 1° al 26 febbraio fornirà quotidianamente i dati e gli aggiornamenti dei risultati delle rilevazioni demoscopiche. I dati saranno articolati in cinque sezioni: l’orientamento dell’opinione pubblica rispetto al “fatto del giorno”; le intenzioni di voto riferite a Camera, Senato e singole regioni; gli orientamenti degli italiani sull’agenda politica nazionale; la fiducia e l’appeal di candidati e partiti in base a parametri di attualità e costume; e una sintesi dell’orientamento dell’opinione pubblica sui principali temi socio economici del paese.