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Germania, Pil 2012 fa +0,7% deludendo le attese. Al via il rimpatrio dell’oro

Secondo gli analisti l'anno si sarebbe dovuto chiudere a +0,8%. Il 2011 invece aveva registrato un incremento del prodotto interno lordo del 3%. Intanto la Bundesbank si appresta a rimpatriare una parte dei propri depositi del metallo giallo custoditi all'estero

Sale il Pil in Germania, ma nel 2012 si assesta al di sotto delle aspettative. Secondo quanto comunica l’istituto federale di statistica tedesco, l’anno si è chiuso con un incremento dello 0,7% rispetto al +3% dell’anno precedente e la crescita economica potrebbe aver subito una contrazione dello 0,5% nel quarto trimestre dell’anno scorso. Il dato è lievemente inferiore alle attese degli analisti che parlavano di una crescita dello 0,8%.

Andando ad analizzare le singole componenti, la spesa per consumi privati è cresciuta dello 0,8%, laddove quella del governo è salita dell’1%. Calano invece sia la spesa per investimenti (-4,4%) che la spesa in costruzioni (-1,1%). Le esportazioni sono salite del 4,1%, mentre le importazioni sono aumentate del 2,3%. Sul fronte dei conti pubblici, Berlino ha chiuso il 2012 con un avanzo dello 0,1%, tornando in attivo dopo il deficit dello 0,8% registrato a fine 2011.

Intanto la Bundesbank, secondo il quotidiano economico Handelsblatt, si appresta a rimpatriare una parte dei propri depositi di oro custoditi all’estero. Il 16 gennaio la Buba darà l’annuncio ufficiale di voler ridurre la quantità di oro depositata a New York e di ritirare completamente il metallo giallo custodito nei forzieri parigini della Banque de France. Attualmente le riserve di oro tedesco depositate all’estero sono ripartite nei forzieri della Fed a New York, dove è custodito il 45% delle riserve auree tedesche ammontanti a 3.396 tonnellate, con il 13% giacente presso la Bank of England a Londra e l’11% presso la Banque de France. Nella sede della Bundesbank di Francoforte giace invece il 31% delle riserve.