Politica

Elezioni 2013, Bersani: “Non ci saranno candidati impresentabili”

A Otto e mezzo il segretario del Pd si dice pronto al confronto in tv con Monti e Berlusconi e spiega che coinvolgerà anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Nel giorno dell'annuncio della rinnovata alleanza Pdl-Lega la definisce "inquientante". L'Imu "potrebbe essere alleggerita"

Dice no agli impresentabili nelle liste, si dice pronto al confronto in tv con Monti e Berlusconi e invita i ricchi (mandati al diavolo dall’alleato Vendola, ndr) a restare in Italia a pagare le tasse. Pier Luigi Bersani nella trasmissione “Otto e mezzo” su La7 spiega i punti fondamentali della strategia elettorale che lo ha portato a coinvolgere negli ultimi giorni anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il suo sfidante alle primarie del centrosinistra per la candidatura alla premiership. E nel giorno dell’annuncio della rinnovata alleanza Pdl-Lega la definisce “inquientante”. L’ex ministro parla anche di tasse e Imu, impossibile da abolire ma piuttosto da alleggerire. La patrimoniale? Sopra la soglia di un milione e mezzo. 

Liste pulite, no agli impresentabili. Il segretario del Pd assicura che la maggioranza degli eletti dei Democratici verrà dai candidati alle primarie e si impegna a tenere fuori gli ‘impresentabili’. “Io volevo abolire il Porcellum ma l’ho ammazzato almeno un po’, lo ammazzassero un po’ anche loro”, premette il segretario del Pd. Nel Pd “il 90% dei candidati viene dalle primarie e saranno i 3/4 degli eletti” assicura con “tantissimi giovani, la pià alta media europea di donne. Adesso facciamo la composizione delle liste, mettendo dentro anche esterni, esperienze parlamentari e pluralismo”. Bersani poi garantisce sul rigore della selezione, anche se non è voluto entrare nel merito del caso di Bruna Brembilla. “Le compatibilità delle candidature con il codice etico andranno verificate”, ha spiegato, sui casi dubbi “si esprimerà la commissione di garanzia che si riunirà prima di presentare formalmente le candidature”. I casi ‘dubbi’ “li guarderemo ad uno ad uno e laddove non corrispondono a questi due documenti non ci saranno”. Per il Pd evidenzia anche il rinvio a giudizio “rende incandidabile per una serie di reati gravi, naturalmente bisogna darsi delle regole e applicarle”.

“Ho chiesto a Renzi di impegnarsi”. “Ho chiesto a Renzi di impegnarsi, di esserci, e lui ci sarà, andrà in tv” rivela Bersani. Alla domanda di Lilli Gruber se sia intenzionato a fare anche un comizio insieme all’ex competitor delle primarie, Bersani replica: “Nessun problema, anche se in campagna elettorale conviene ripartire le forze. Ma se valuteremo che ci convenga, perché no? Anche due ne facciamo…”. 

Sì a confronto con Monti e Berlusconi. Bersani ha accettato l’invito di Lilli Gruber a un confronto tv su La7 con Mario Monti e Silvio Berlusconi. “Li faccio volentieri, si sa che mi piacciono” risponde il segretario del Pd. “Vediamo, mettiamoci d’accordo”, ha aggiunto. Monti ha già detto sì alla Gruber e la giornalista ha anticipato che lo chiederà a Silvio Berlusconi. “Vedrà che anche Berlusconi non dirà no”.

“Inquietante” l’accordo Pdl e Lega. “Sono sempre stati assieme, è un revival abbastanza scontato e anche un po’ inquietante – dice Bersani – . Se guardiamo a come stiamo assistendo a una cosa già vista, lunga una dozzina d’anni che ci ha messi in un mare di guai” aggiunge. Comunque, “è tutta retorica, non può più succedere che Berlusconi sia presidente del Consiglio, che Berlusconi e la Lega possano governare questo paese non posso pensarlo”. 

Monti in politica: “Non credo sia stata una buona notizia”. “Credo che per l’Italia non sia stata una buona notizia” la decisione di Mario Monti di impegnarsi in politica. “E’ una scelta legittima, si è messo nella mischia, ora accetterà che con grande rispetto gli si faccia qualche domanda, senza offendersi” aggiunge il segretario del Pd. “La prima è che vorrei sapere in quale paese del mondo le forze politiche si organizzano attorno alle persone, è una questione di fondo questi meccanismi creano rigidità e instabilità” spiega. Detto questo, il giorno dopo le elezioni “parlerò con Monti”. Quanto all’avversario politico, “è Berlusconi, questa destra populista”. “Monti è un competitore, su questo centro chiedo solo chiarezza. Non posso accettare quando mi dicono cose inaccettabili”. E’ ”assolutamente opinabile”, che il Pd abbia frenato come il Pdl su alcune riforme. “Non accetto – afferma – l’accusa al Pd di conservatorismo”. 

Impossibile che la Lombardia possa trattenere il 75% delle tasse. La Lega dice che la Lombardia deve trattenere il 75% delle tasse riscosse? “Il Nord dopo 10-15 anni di queste assurdità ha visto a cosa portano… ma di cosa stiamo parlando…“ risponde. “L’idea che uno si salva da solo segando il resto della pianta è una assurdità totale”. I super ricchi devono andare al diavolo come ha detto Vendola? “E’ solo una battuta su Depardieu. I super ricchi devono pagare le tasse e non li mando da nessuna parte anzi, stiano qua e paghino qua le tasse”. 

Imu? Non possiamo ragionare sull’abolizione. “Non possiamo ragionare sull’abolizione dell’Imu, perché servono 20 miliardi. Dobbiamo lavorare perché le situazioni più deboli vengano alleggerite, e avevamo proposto di affiancare l’Imu con l’imposta sui grandi patrimoni immobiliari. Quando si dice alleggerire l’Imu sulla prima casa, è una cosa che si può fare” spiega  Bersani. Che sulla patrimoniale ragiona “la soglia può essere 1 milione e mezzo, 2 milioni. Si può trovare uno scaglionamento. Il principio è gravare un po’ di più chi possiede grandi patrimoni e alleggerire gli altri”.