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Calcioscommesse, chiusa l’inchiesta di Bari: Conte rischia un’altra squalifica

Il tecnico della Juve non è indagato, ma è solo testimone. Tuttavia probabilmente dovrà rispondere davanti alla Procura della Figc di omessa denuncia, medesima contestazione che gli è costata la squalifica di 4 mesi finita di scontare a inizio dicembre

Nemmeno un mese dopo il ritorno in panchina, avvenuto il 9 dicembre dopo avere scontato quattro mesi di squalifica per omessa denuncia, nuove nubi si profilano all’orizzonte per Antonio Conte. Il nome del tecnico bianconero compari infatti diverse volte negli atti del secondo filone d’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari per quanto riguarda le partite di serie B Bari-Treviso 0-1, del 10 maggio 2008, e Salernitana-Bari 3-2, del 23 maggio 2009. Un’inchiesta in dirittura d’arrivo. Non appena il pm Ciro Angelillis notificherà agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini, partiranno le richieste di rinvio a giudizio. Poi gli atti saranno trasmessi alla Procura Federale che valuterà l’esistenza di reati sportivi e chiederà gli eventuali deferimenti. Conte, che non è in alcun modo indagato, ma è un semplice testimone, dovrà però probabilmente rispondere davanti alla Procura della Figc di omessa denuncia: il medesimo reato che gli è costato la precedente squalifica. 

Come in quel caso. Dove tra diversi testimoni a suo favore c’era però il grande accusatore, l’ex giocatore del Siena Carobbio, così sembra che anche per quanto riguarda il risultato aggiustato di Salernitana-Bari ci sia almeno un giocatore biancorosso che abbia riferito agli inquirenti che Conte, all’epoca tecnico del Bari, fosse a conoscenza della combine. E a gettare nuove ombre sul modus operandi del tecnico bianconero, se anche l’avere allenato due squadre nel centro del mirino dell’inchiesta sul calcioscommesse come Bari e Siena fosse stata pura sfortuna, rimane il fatto che per la partita con la Salernitana rischia grosso Cristian Stellini. Il difensore biancorosso che Conte ha poi voluto con sé come assistente a Siena e poi alla Juve: fino allo scorso agosto quando, dopo avere patteggiato due anni per frode sportiva e omessa denuncia si è dimesso dallo staff bianconero.

Simile alla situazione di Conte è quella dell’ex difensore del Bari Ranocchia, ora all’Inter. Per lui la Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione, ma non è detto che la giustizia sportiva non pretenda da lui le prove – a carico dell’indagato – che non abbia commesso il reato di omessa denuncia. Oltre a quella di Stellini è invece più delicata la posizione di una ventina di persone, tutte indagate per frode sportiva, tra cui alcuni giocatori di Salernitana e Treviso e molti ex del Bari. Il nome più noto è quello di Jean Gillet: attuale portiere del Torino. A breve saranno poi concluse anche le indagini sulle presunte combine di Bari-Sampdoria (0-1) e Palermo-Bari (2-1), del campionato di Serie A 2010-11. Non c’è pace per il calcio italiano, che inizia l’anno nuovo con il botto meno atteso: non di gol, né di spettacolo. Ma l’ennesima inchiesta volta a scoperchiare quanto di marcio ancora resiste nel segreto dello spogliatoio. E quante partite siano state combinate ancor prima dell’inizio. Per qualche euro in più.