Politica

Primarie: la democrazia, di questi tempi, te la mangi per come la trovi

Questo commento è impastato con il cornetto e il cappuccino e, in queste ore mattutine di un elettorale di centro più sinistra, non vuole ricontare la schede e mappare le sezioni. La democrazia l’abbiamo saggiata di nuovo, ieri, e non ha il gusto né di un cornetto né di un cappuccino.

La democrazia versione primarie, intarsiata con una matita sopra la scheda, è molto più forma che sostanza. Ci saranno nascosti, in mezzo al gruppo dei tre milioni e più, anche i berlusconiani delusi o rompiscatole. Ci saranno i votanti per sfizio e i militanti per storia. Ci saranno gli ex comunisti che non si ritrovano più e gli ex democristiani che non si riciclano più. Ma tre o quattro milioni, in coda oppure di fretta, sono un monumento per la democrazia con tutti i difetti che la nostra democrazia ci impone: il cornetto e il cappuccino sono ormai freddi, ma non conosciamo i risultati ufficiali! Eppure sono passate 14 ore dall’ultimo minuto utile per votare. E ieri, oltre 14 ore fa, la domenica ha riscoperto la politica che ti fa ragionare di alleanze in fila, sì, ma anche per il bagno. La politica che ti fa accogliere con estrema gentilezza ai circoli e anche qualche grave disattenzione: non mi hanno chiesto i documenti, ma giuro di essere me stesso o almeno di esserlo stato ieri sera scegliendo il mio candidato. E tornando verso casa, attraversando i capannelli di elettori estasiati, pensavo che quel momento andava congelato per stare meglio, davvero.

Ma poi le 8 sera sono arrivate, e Pier Luigi Bersani è andato a cena e, cosa più grave, Rosy Bindi è andata a in televisione per dirci che ”Renzi è un ospite”. Allora, la Bindi, ci si chiede, dove avrà trascorso la domenica? E da Firenze, in perfetto stile antisportivo, il comitato di Matteo Renzi contestava i dati parziali: ”Siamo dietro solo di 4 o 5 punti”.  

Questa mattina Giorgio Gori, che sgomita per un po’ di visibilità, scrive su Twitter che Renzi va preferito a Bersani perchè non aprirà le porte a Idv o Udc. Tre o quattro milioni di italiani hanno addentato le temibili regole e seguito una gara fatta in casa e oggi, tra il cornetto e il cappuccino, non si chiedono se tutto sia stato vano e se Bersani sia al 44 o al 46 e Renzi sia un clone di Forlani.  Anche perchè la democrazia, di questi tempi, te la mangi per come la trovi.