Ambiente & Veleni

Tav: qualche domanda sulla gestione degli appalti di Chiomonte

E’ proprio sfortunata questa L.T.F. (Lyon – Turin Ferroviaire): tutto quello che tocca sembra trasformarsi in qualcosa di molto diverso dall’oro. Così, le imprese che si aggiudicano i suoi appalti sono destinate pressoché tutte a fallire o ad avere comunque guai con la giustizia.

E’ fallita la Italcoge s.p.a. ( il 2 agosto 2011), è fallita la Geo.Mont s.r.l. ( il 9 novembre 2011).

Domanda n. 1): come facevano queste imprese ad aggiudicarsi gli appalti L.T.F. Nel senso: come facevano ad avere in regola il DURC, che certifica la regolarità contributiva verso i dipendenti, visto che sono defunte stracariche di debiti pochi mesi dopo l’aggiudicazione?

E, a proposito del DURC (anzi delle imprese che operano senza averlo in regola) è il caso di tener conto del fatto che questo modo di comportarsi sta creando una voragine nei conti Inps. Infatti, da un lato queste imprese non pagano i contributi dovuti, dall’altro, quando falliscono, i loro dipendenti chiedono e ottengono il pagamento del T.F.R. dall’Inps stessa, che poi deve insinuarsi nei fallimenti al loro posto! E tutti questi soldi escono dalle tasche degli italiani! Altro che spending review!

Altra impresa aggiudicataria di lavori, la Martina Service s.r.l. riconducibile alla famiglia Martina (socio unico Cattero Emanuela) moglie di Martina Claudio, titolare con il fratello Roberto della Martina officine meccaniche s.n.c., fallita il 6 maggio 2010, della Martina Italia s.r.l., fallita il 5 maggio 2010; i quali fratelli Martina, per questi fallimenti, sono stati di recente condannati in primo grado per bancarotta fraudolenta.

Inoltre, L.T.F. ha altresì scelto con pre-appalto il Consorzio Valsusa Piemonte Imprese per lo Sviluppo nel quale ritroviamo la STI S.r.l. di Procopio Vincenzo, condannato in primo grado insieme all’ex Direttore Generale di LTF, l’ing. Paolo Comastri, nonché insieme all’ex responsabile della Direzione Costruzioni sempre di Ltf, Walter Benedetto. Condannati in primo grado nel 2011 ex art. 110 e 353 c.p. per concorso in turbativa d’asta, insieme al Presidente e all’amministratore delegato Sitaf.

Per finire, in data 27 ottobre u.s. è stato affidato un appalto al Groupement S.A. Belgorail N.V. / Rina Services SpA.

 La capogruppo della Rina Services s.p.a. è la RINA S.p.A.:

 –       condannata in via definitiva dalla Cassazione penale francese, nel 2012 (Arrêt n° 3439 du 25 septembre 2012), per l’affondamento della petroliera Erika avvenuto il 12 dicembre 1999 in Atlantico, con conseguente disastro ecologico. Sentenza di Cassazione confermativa della condanna in appello.

 –       citata in giudizio nel Tribunale di Genova per essere la società di classificazione, e di certificazione sicurezza “DOC” ed “SMC”, del traghetto Al Salam Boccaccio ’98, incendiato ed affondato nel Mar Rosso il 2 febbraio 2006, un disastro marittimo in cui morirono più di mille persone tra passeggeri ed equipaggio.

 –       recentemente certificatrice “SA8000” (sicurezza, lavoro minorile, condizioni di lavoro) a favore dell’industria pakistana Ali Enterprises, il cui stabilimento di Karachi l’11 settembre 2012 prende fuoco. Nell’incendio muoiono 289 lavoratori, Alcune settimane prima RINA aveva rilasciato il certificato “SA8000” alla società.

 Domanda n. 2): come ha fatto Il Groupement, con questi precedenti, a vincere una gara d’appalto relativa alla valutazione del dossier di sicurezza del nuovo sistema di trasporto?

Un’altra grossa fetta dei lavori del cunicolo di Chiomonte è stata affidata alla ben nota cooperativa rossa di Ravenna C.M.C. senza gara d’appalto, perché L.T.F. ha considerato che la tratta internazione Tav che doveva sbucare a Venaus ed  il cunicolo di Chiomonte siano la stessa cosa.

 Domanda n 3): è possibile equiparare due lavori affatto diversi come località e come oggetto alla stessa impresa?

Il valore dell’appalto affidato alla C.M.C. è di 96 milioni di euro.

Domanda n. 4): come ha fatto la C.M.C.: ad aggiudicarselo con affidamento diretto, visto che è necessaria una gara internazionale per gli appalti di lavori sopra i 5 milioni di euro?

Ed aggiungiamo noi.

 Domanda n. 5): la Procura della Repubblica di Torino, così solerte ad indagare sui reati commessi dalle pubbliche amministrazioni in Piemonte (l’inchiesta Minotauro insegna), come mai non ha ancora indagato su ciò che concerne la realizzazione del TAV Torino – Lione?

 

Alessio Ariotto e Fabio Balocco – Legal Team No Tav