Cultura

C2C, a Torino un festival da ballare. Con musica e arti elettroniche

Fino a domenica 11 novembre il maggior evento italiano ed europeo tra techno, dance, house, dubstep, glitch, e relative declinazioni. Da Apparat a Jeff Mills, da James Holden a Flying Lotus, per un weekend in 4/4

Club To Club è da 12 anni il simbolo del clubbing in Italia. Anche quest’anno, come di consueto a Torino, si svolgerà la più importante rassegna di musica ed arti elettroniche d’Italia. Da oggi giovedì 8 novembre fino a domenica sera, il capoluogo Piemontese diventerà il centro focale europeo per tutti gli appassionati di musica. Una quattro giorni – peraltro anticipata da varie preview a Londra e Milano – nella quale si concentreranno le migliori realtà mondiali.

Parliamo di musica elettronica, da un’ottica che non può prescindere dall’impronta storica, nè da quelle che sono le nuove prospettive che questa offre. Techno, dance, house, dubstep, glitch, e relative declinazioni si alterneranno tra vari luoghi, dal Teatro Carignano al Lingotto, dalla Fondazione Sandretto al Teatro della Concordia a Venaria Reale.

Si partirà appunto stasera con Jeff Mills & Claudio Sinatti al Carignano, in un incontro di storia della techno da Detroit e sperimentazione. Come antipasto al tutto ci saranno i live set di Vessel, reduce da un debutto folgorante, o del torinese Vaghe Stelle. Venerdì andrà di scena lo stesso Mills, in un djset di tre ore, anticipato dal live di Regis, probabilmente la più importante mente techno degli ultimi 15 anni.

Ma, come da tradizione, la scelta sarà vastissima. Si potrà optare di seguire le gesta dietro ai piatti di Kode9 (anche per lui djset di tre ore), la paladina della nuova elettropsichedelia Laurel Halo, il fervore londinese di Actress, i giovani Disclosure (segnatevi questo nome) alle prese con una dance aliena, oppure perdervi nei set di Jam City. Ma è storicamente sabato la serata più attesa. Al Lingotto una parata di star: Apparat, i viaggi di James Holden, l’algida deep-house di Nina Kraviz, il paladino di casa Warp Clark, la tech-house di Scuba, i 4/4 berlinesi di mr. Marcell Dettmann, i ritmi sghembi di Shackleton, i beat spezzati di Rustie o Ital. Oppure ancora Kuedo, Kate Wax e Sbtrkt.

Gran finale domenica sera. Oltre a segnalare l’imperdibile set dei Raime (anche per loro disco attesissima in uscita), presenza obbligatoria per la prima assoluta in Italia di Flying Lotus che presenterà il suo ultimo lavoro – “Until The Quiet Comes” – preceduto da un’altra stella made in uk: Martyn. Questi sono gli ingredienti per assistere al festival che mezza Europa ci invidia. Lasciarselo sfuggire, un vero peccato.