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Flat hunting, lo sport inglese più impegnativo

Voglio raccontarvi una storia, una storia che sarà familiare a molti ragazzi appena arrivati a Londra. C’era una volta una coppia di giovani italiani, che decisero di andare a cercare fortuna a Londra. Il loro primo obiettivo: trovare casa. O meglio, trovare una stanza. Impossibile pagare l’affitto di una casa intera a Londra se non si è milionari. “Ma sì, è facile -dicevano in molti- ci sono tantissimi annunci su Internet, troverete sicuramente una stanza”.

Ma si sbagliavano. La ricerca della casa si rivelò infatti una lunghissima e snervante impresa per i nostri due eroi. La seguente era la loro routine da flat hunters: appena svegli, si attaccavano al pc e passavano ore cercando annunci di stanze in affitto. Ne aprivano circa una trentina che dai titoli sembravano adatti a loro. Poi iniziavano a leggerli.

“Questa non va bene, non vogliono coppie”, “Questa neanche, vogliono professionals sopra ai 25 anni”, “Questa è lontanissima dalla fermata della metro”, “Questa è decisamente troppo cara”, “Questa ha una sola doccia e dieci coinquilini”..

Di quella trentina, si salvavano forse cinque annunci. Dopo infiniti litigi su chi dovesse chiamare, uno dei due giovani si faceva coraggio e telefonava. Dei cinque che cercavano di contattare, almeno uno non rispondeva e almeno un altro diceva che, sorry, la stanza non era più disponibile. E di quelle circa tre case che riuscivano a vedere, una puzzava di vecchio, una puzzava di chissà cosa, e una era in una zona dove una sparatoria non sarebbe sembrata così insolita.

I due ragazzi erano sempre più scoraggiati. Erano sul punto di tornarsene da mamma e papà, quando finalmente trovarono una casa ideale: zona carina, stanza vivibile, affitto sicuramente costoso rispetto agli standard italiani, ma accettabile a Londra.

La loro è una storia a lieto fine. Purtroppo altre lo sono meno. Due consigli per chi stia facendo flat hunting a Londra: primo, non arrendersi se sembra impossibile. E’ una questione di pazienza (e di fortuna, come tutto nella vita). Secondo: occhio alle truffe. Sono dovunque, alcune smascherabili, altre ben architettate.

Nel caso più facile da sbugiardare, prima di far vedere la stanza, chiedono di mandare dei soldi per “provare di avere fondi”. Mai pagare un penny prima di vedere la stanza. Altro classico: chiedono i soldi del deposito prima di consegnare la chiave, e poi scompaiono. Mai pagare depositi senza chiave.

Poi ci sono i truffatori fantasiosi. Ad esempio, affittano case a cui stanno per tagliare l’elettricità perché le bollette non vengono pagate da mesi, e poi spariscono senza spiegazioni fino al momento di riscuotere l’affitto successivo. True story.

Quindi attenti. Vivere a Londra è un’esperienza fantastica, ma trovare la casa giusta richiede tempo e fatica. E anche se vi sentite stupidi, piuttosto che cadere in trappole, prima di trasferirvi chiedete: “Scusate, ma voi le pagate le bollette?”.

di Roberta Damiani, studente alla Queen Mary, University of London