Politica

30 domande per l’Olanda

L’Olanda ha votato. L’elettorato, nonostante una campagna fortemente polarizzata su temi euroscettici, ha ripiegato sui partiti “tradizionali”

Ho seguito la vicenda di riflesso per motivi personali e sono stato colpito dal sistema messo in piedi da una Ong per orientare gli olandesi nella giungla dei partiti. E’ un questionario on-line di 30 domande che alla fine propone un quadro completo di affinità e differenze tra le risposte date e le posizioni dei partiti in lizza. Non ricordo di aver visto nulla di simile in Italia, forse anche perché i partiti dovrebbero prendere posizioni chiare sui temi scottanti…

Già, perché la lista delle 30 questioni fondamentali su cui si deciderà democraticamente il prossimo parlamento olandese è vasta e a volte dall’apparenza bizzarra: si va dalla tassazione (ma non in generale “volete meno tasse”, che non avrebbe senso: si parla concretamente di detrazione del mutuo, tassa sulla carne, rimborsi delle spese di viaggio…) alla sanità (assicurazione dei medici, concorrenza tra ospedali…); dal numero dei parlamentari alla chiusura dei coffee shop; dalle borse di studio agli affitti; passando dagli investimenti per la difesa, il deficit, la supervisione bancaria, la donazione degli organi e, per non farsi mancare nulla, il limite dei 130 km/h in autostrada.

Buona parte delle 30 domande richiederebbero una lunga spiegazione ad un non olandese e non sarebbero direttamente applicabili, penso, in nessun altro Paese. Però stanno evidentemente a cuore all’elettore olandese molto di più della visione del mondo e della globalizzazione.

Penso che in quel sito web si racchiudano molte lezioni sul funzionamento attuale della democrazia nei Paesi europei. Il compito degli eletti non è solo quello di proporre una visione, dare una direzione, insomma mostrare leadership. E’ anche quello di declinare questa visione, che non può che essere europea e globale, alla scala della vita quotidiana dei cittadini. Sarebbe utile che la nostra classe politica ne tirasse qualche conseguenza.

Disclaimer: Come riportato nella bio, il contenuto di questo e degli altri articoli del mio blog è frutto di opinioni personali e non impegna in alcun modo la Commissione europea.