Politica

Falso Corriere della Sera critica Grillo: al comico piace, ai simpatizzanti no

Un fotomontaggio del giornale di via Solferino titola: "Citofonava e scappava" sopra a una foto del leader dei Cinque Stelle. Lui, su facebook, mette mi piace. Molti tra quelli che lo seguono non capiscono e si scatenano con critiche e difese d'ufficio

Le notizie sulla rete corrono veloci, le bufale pure. E questo Beppe Grillo sicuramente lo sa. Invece, quello di cui alcuni internauti sostenitori del Movimento 5 Stelle non si sono accorti è che l’umorismo si può fare anche sul loro leader, e che anzi, proprio a un politico, che è anche un comico, una risata fa bene. Soprattutto se piace a lui per primo, tanto da postarlo sul proprio account face-book.

È successo così che il gruppo Facebook dell’M5S di Rimini ha pubblicato un ironico fotomontaggio del Corriere della Sera, subito ripostato sul social network dal blogger genovese, che doveva trovarlo evidentemente divertente e intelligente. Nella prima pagina del quotidiano di via Solferino campeggia il titolo a otto colonne: “Citofonava e scappava. Wikileaks pubblica i file riservati sul Guru del Movimento 5 Stelle. Sgomento tra i giovani militanti. Intervista esclusiva di una compagno di quinta elementare. Era peggio di Charles Manson”. Lo status di Grillo totalizza oltre 5000 like in poche ore. Ma “mi piace” cosa, esattamente? La presa in giro del Corriere – probabilmente nel mirino perché aveva riesumato uno spezzone di uno spettacolo di alcuni anni fa, in cui il comico invitava a “dare una ripassatina ai marocchini”, magari di nascosto? Oppure la denuncia di un possibile complotto della grande stampa nazionale contro i 5 stelle?

La risposta arriva forse dai circa 2500 commenti piovuti sul social network. Tantissimi quelli che difendono il Grillo citofonatore folle al grido di “lo facevo anch’io, e allora?”, oppure “non sanno più cosa inventarsi”. “La prossima scottante rivelazione sarà: Grillo lanciava gli aeroplanini di carta ai compagni di classe durante l’ora di matematica”, prova a pungere Antonello. Gli fa eco Maria: “Ora andranno a intervistare gli amici dell’asilo e sapremo che rubava la merenda”. Ad attacco da parte di un quotidiano, sembra logico, si risponde proprio attaccando quel quotidiano e gli altri. Ed ecco i post della serie “è la stampa, schifezza”. “I giornali hanno paura che gli togliamo le sovvenzioni statali. Vergogna!”, inveisce Riccardo. Tommaso si imbarca in un’analisi ad ampio raggio: “Cosa si può commentare ad un articolo insignificante come questo: Antonio Polito intervista addirittura un compagno di V elementare di Beppe Grillo. Evidentemente non sanno più cosa dire e scrivere per screditare il leader di un movimento”. Infatti, commenta qualcuno “Grillo è un santo”. Punto e basta.

Peccato però che l’attacco a Grillo non esiste. Qualcuno comincia a dubitarne quasi da subito e sono tanti i commenti simili a quello di Francesco: “Se la gente del M5S non capisce che questo è un palese fotomontaggio (fatto da altri grillini) è perché probabilmente non sa neanche come sia fatto un giornale… pessima figura… che delusione!”. Massimo critica chi ha preso sul serio la burla e sdrammatizza: “Titolo del prossimo Vernacoliere: ‘È ufficiale: i fan di Grillo so’ tutti pisani!’”. L’affondo – e non è neppure il più duro – arriva da Matthew: “Elettori del Movimento Cinque Stelle grazie per il più bel Epic Fail (figuraccia sul web, ndr) che ho mai visto in vita mia”. E pensare che era tutta una cosa degli amici di Beppe Grillo, giusto per riderci su.

Da Il Fatto Quotidiano del 6 settembre 2012