Società

Softair, l’aberrante gioco di fare la guerra

“Il softair è un’attività ludico-ricreativa di squadra basata sulla simulazione di tattiche militari” (da Wikipedia).

Si può dire che la pratica del softair è qualcosa di terribile? No, non si può dire. Perchè se no qualcuno comincia: ‘Sei un moralista, moralizzatore, prevenuto, ipocrita, eccetera; oppure ‘Cosa c’è di male nel divertirsi all’aria aperta con un  gruppo di amici, non fai del male a nessuno, è un gioco’, eccetera; oppure ‘E’ come giocare con le pistole ad acqua, non ci giocavi con le pistole ad acqua tu? Non ci giocavi a guardie e ladri?’ eccetera; oppure ‘E’ nella natura dell’uomo giocare alla lotta, cosa c’è di diverso da tutti gli sport in cui devi sconfiggere, eliminare, prevalere sull’altro’, eccetera.

Allora siccome non si può dire per i motivi di cui sopra che il softair è terribile (aberrante, mi verrebbe da dire, ma non si può dire) e io non ho voglia di andarmi poi a leggere nei commenti le cose che ho elencato qui sopra in modo sintetico e a titolo puramente esemplificativo (non esaustivo, per carità), parlo solo degli eccetera.

Parlo cioè dei miei eccetera, dei motivi episodici e marginali e personali che fanno sì che io trovi aberrante quella roba lì, di far finta di fare la guerra con delle armi e un abbigliamento e tutta una serie di accessori il più possibile simili a quelli che usa chi fa la guerra per davvero (o almeno come la vediamo in televisione).

Eccetera numero uno: quando passeggio per i boschi e i campi attorno a casa mia tutto tranquillo, con i masnà e il cane, delle volte salta fuori uno in tuta mimetica con la faccia pitturata a righe nere o marroni e il mitra a tracolla; spesso sono in piccoli gruppi e hanno un’andatura decisa, a gambe larghe; a me fanno paura e mi viene da affrettare il passo e guardarmi le scarpe e poi non son capace a spiegare bene ai masnà cosa stanno facendo quelli.

Eccetera numero due: prima di scrivere questo post ho cercato su internet notizie e immagini scrivendo “softair” (provate) e ho trovato foto e  terminologie che, sarò ipocrita, moralista, moralizzatore, ma mi fanno pensare a gente che proprio gli piace la guerra, i raid, le sparatorie, i commando, le forze speciali.

Eccetera numero tre: l’asticella. Tutto dipende da dove posizioni l’asticella, dice qualcuno, dove cioè metti il confine tra ciò che è sana competizione, sano agonismo, gioco delle parti, sport da una parte e attività simil bellica – guerrafondaia dall’altra. Io l’asticella di solito la metto molto in basso, che sono uno che patisce i conflitti a qualsiasi livello e proprio non è capace a vincere neanche a rubamazzetto. E’ un problema mio, mi rendo conto, e dovrei andare da uno bravo a farmi vedere; ma con la storia dell’asticella l’imitazione innocua, il gioco di guerra potrebbe arrivare, perchè no, a mimare la tortura, lo stupro, la fucilazione, i bambini soldato: che male c’è, è per finta, poi nessuno si fa male davvero.

Eccetera numero quattro: i proiettili. Sono delle palline dure (di vari materiali) che vengono “proiettate” (è l’eufemismo che ho trovato su wikipedia al posto di “sparate”) contro gli avversari. Su un sito di softair ho letto un articolo che spiegava che per capire se hai colpito l’avversario, se questo è a una distanza di 10 – 15 metri non ti puoi sbagliare perchè questo urlerà per la sferzata ricevuta dai pallini. Poi due giorni fa sono andato a fare una passeggiata nel basso, vicino a casa mia, e nella fontana in mezzo al bosco era tutto pieno di sti pallini bianchi. La volta prima al posto dei pallini c’erano dei piccoli tritoni.

Eccetera numero cinque: il nome, softair, aria leggera. Insopportabile.

Eccetera numero cinque bis (molto moralista, se volete potete saltarlo): non si dà guerra simulata senza pace simulata; probabilmente riteniamo che sia normale, innocuo, divertente simulare la guerra e non riusciamo a permetterci di dire che è un’aberrazione perchè fatichiamo a fare i conti con la presenza di una pace simulata, anziché vissuta. Il gioco della pace simulata esiste, si chiama terrapesante.

Eccetera numero sei: io ci giocavo con le pistole ad acqua e a guardie e ladri; se il softair è la stessa cosa perchè non giocano con le pistole ad acqua, che sono belle colorate gialle , verdi, rosse, arancioni, e si può giocare in boxer e infradito, e non rimangono neanche tutti quei pallini bianchi in giro nel bosco del basso e nella fontana al posto dei tritoni?