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Fiat Auto, crollano le immatricolazioni in Europa: a marzo meno 25,8%

I dati dell'Acea, l'organizzazione continentale dei costruttori, mostrano anche un calo della quota di mercato al 5,4%, rispetto al 6,8 di un anno fa. All'inizio di aprile la Motorizzazione civile aveva diffuso un dato simile per l'Italia. Leggera crescita per Vollkswagen, bene il segmento lusso, da Bmw a Jaguar. La casa torinese: "Colpa dello sciopero delle bisarche, recupereremo"

Sono crollate a marzo le immatricolazioni di autovetture Fiat in Europa. Fiat Group Automobiles ha messo in circolazione nei 27 paesi Ue e nei 4 paesi Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) 81.469 nuove vetture, con un calo del 25,8% rispetto alle 109.831 vendute a marzo 2011. A febbraio le vendite del Lingotto in Europa erano scese del 16,5%. Nel trimestre il gruppo torinese ha venduto 217.434 unità, in flessione del 20% rispetto alle 271.741 dello stesso periodo di un anno fa. I dati sono stati diffusi dall’Acea, l’Associazione delle case costruttrici presenti in Europa.

La quota di mercato del gruppo torinese si è attestata al 5,4%, in calo dal 6,8% di un anno fa. A febbraio era al 7,2%. Nel trimestre il gruppo torinese ha segnato in Europa una quota del 6,3%, in calo rispetto al 7,4% dello stesso periodo del 2011.

Il dato diffuso dall’associazione di costruttori si aggiunge a quello reso noto dalla Motorizzazione civile italiana all’inizio di aprile, che dava le immatricolazioni Fiat in Italia in calo di oltre il 26% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Vale a dire, il marzo peggiore per il gruppo della famiglia Agnelli dal lontano 1980.

In totale, le auto immatricolate in Europa sono scese del 6,6% a marzo, ai minimi dal 1998, e nel primo trimestre le vendite hanno accusato un calo del 7,3%. Lo scenario è però diverso per i vari marchi. Al vertice delle vendite resta il gruppo Volkswagen che chiude il trimestre nell’Ue in perfetta parità con lo stesso periodo del 2011 a 781.831 immatricolazioni, ma a marzo segna addirittura un progresso dell’1,3%. Al secondo posto, ma in forte calo Psa-Peugeot-Citroen che perde il 17,3% sul trimestre e il 19,4% a marzo. Alle spalle, un altro gruppo francese, Renault che nei primi tre mesi porta il calo al 23,1% (-20,6% a marzo) per via anche del rallentamento del marchio low-cost Dacia (sceso il mese passato a livello europeo del 24,3%).

Con l’eccezione dei giapponesi di Mitsubishi (-30,8% a marzo ma su un totale di vendite di appena 8.897 unità), il calo più forte resta quello del gruppo Fiat (-26,1% il mese scorso), un calo attenuato solo in parte dalla ripresa di Jeep (+54,6%). A marzo segno positivo per i gruppi premium come Bmw (+3,1%), Daimler (+4,3%) e Jaguar Land Rover (+24,9%), oltre ai gruppi coreani Kia (+18%) e Hyundai (13,3%).

Il forte calo delle vendite di Fiat-Chrysler in Europa a marzo “è condizionato dallo sciopero dei servizi di autotrasporto vetture in Italia che ha comportato la chiusura momentanea degli stabilimenti”, precisa il gruppo Fiat, aggiungendo che “sono circa 12 mila le immatricolazioni perse sul mercato europeo, che verranno parzialmente recuperate nei prossimi mesi”. Prosegue però “la forte per le vendite di Jeep (+56,5%)”, mentre “Fiat Panda e 500 si confermano le vetture più vendute del segmento A”.