Cultura

L’Artista secondo<br> la Ventura

Qualche giorno fa mi è tornato in mente un episodio televisivo di qualche anno fa. E , a pensarci, dove finiscono tutte le ore di televisione che abbiamo guardato distrattamente? Nello stomaco? In quale settore dell’ Io le avrebbe posizionate il dottor Freud? Forse avrebbe inventato un settore ad hoc. Lo S-conscio o il Minor-io? Fatto sta che, durante una puntata del programma X factor, la presentatrice più inarrestabile del fantastico decennio appena trascorso pronunciò una frase che ebbe, sulla mia persona, l’effetto di un attacco terroristico in grande stile. “Un artista deve saper fare tutto quello che gli viene chiesto di fare“.

Ricordo che lo studio televisivo e idealmente tutti i milioni di telespettatori (compreso me) esplosero in un applauso liberatorio. Finalmente era tutto chiaro. Basta con questi ultimi inutili viziati presuntuosi che non accettano di essere schiavi come tutti gli altri,che credono alle proprie emozioni, che cercano di scoprire la propria libertà. Basta. Il paese è colmo di donne e uomini che a tutto questo hanno dovuto rinunciare (compresa la Ventura)!

Però, personalmente, credo che una “egemonia” culturale inizia il suo declino quando il proprio scopo diventa troppo chiaro e finalmente visibile. E’ vero negli ultimi anni gli artisti sono stati “quelli che sanno fare tutto quello che gli viene chiesto di fare”. I risultati sono pubblci. Vediamo se ci verrà in mente, prima o poi, un’altra definizione.