Media & Regime

Facebook si oscura, Twitter cinguetta

Chi di Facebook ferisce, di Twitter perisce? Sono bastate meno di due ore di blackout mondiale del primo social network, Facebook, appunto, per far riversare milioni di co-utenti sull’altro social più gettonato: Twitter. Per sfogarsi, prendere in giro, o semplicemente passare il tempo. Confermando ancora una volta che la guerra per la supremazia accesasi tra i due social è solo all’inizio. Il sito creato da Mark Zuckerberg ha manifestato problemi di prima mattina, fino alle 9 ora italiana. L’interruzione sembra aver toccato quasi tutta l’Europa e gli Stati Uniti, ovvero i Paesi dove sono concentrati il maggior numero di iscritti. I problemi pare invece abbiano risparmiato gli utenti asiatici. Poco si sa delle ragioni del guasto. L’azienda di Palo Alto si è limitata a parlare di “problemi tecnici”, senza fornire dettagli. Qualcuno ha suggerito un malfunzionamento dei server europei e, immancabile, è scattata l’ipotesi complotto rilanciata persino da Cert.be l’agenzia governativa belga anti-hacking.

Tanto rumore per nulla. Ma, privati di social network per un paio d’ore, tanti si sono sfogati attraverso il concorrente. Su Twitter è subito spuntato l’hashtag “#facebookdown”, che non ha risparmiato commenti ironici come “Facebook is down, boom di bambini a dicembre”, oppure “Facebook k.o., ci sarà un picco di produttività negli uffici”. L’hashtag è rimasto visitatissimo per tutta la giornata. E se è vero che con 845 milioni di utenti la creatura di Zuckerberg mantiene il primato, Twitter insegue con circa mezzo miliardo e per ora non perde un colpo. Anzi.

Infatti c’è chi da Twitter può affondare: “Il fatto che non mi sia minimamente accorto che facebook era down è social grave?”.

Il Fatto Quotidiano, 8 Marzo 2012