Cinema

Lo schermo dell’arte a Firenze

Locandina dell'iniziativa "Lo Schermo dell'arte"

Lunedì 21 novembre, al Cinema Odeon di Firenze, parte la quarta edizione di Lo Schermo dell’Arte Film Festival, una kermesse di quattro giorni no-stop a cura di Silvia Lucchesi. Il progetto, nel suo genere, è un unicum assoluto: è infatti il solo in Italia (e tra i pochissimi nel mondo) ad occuparsi della relazione tra arte contemporanea e cinema (fin dalla sua prima edizione, è stato incluso nella rassegna “50 giorni di cinema internazionale a Firenze” organizzata da FST ‐ Mediateca Toscana Film Commission con il supporto di Regione Toscana).

L’omonimo Premio (10 mila euro), conferito agli under 35 per sostenere i giovani artisti italiani emergenti nel campo del video, sta producendo opere capaci di innovare profondamente i linguaggi creativi della contemporaneità. Tra le molte iniziative, in particolare segnaliamo, il 24, la proiezione in anteprima di “Ladies and Gentlemen” di Luca Bolognesi (vincitore dell’edizione 2010): il video del giovane artista ferrarese è un interessantissimo documento divulgativo sulla teoria di Gaia di Sir James Ephraim Lovelock, scienziato indipendente che ha dimostrato come il pianeta Terra sia l’unico superorganismo vivente.

Inoltre, in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, nel corso della maratona visiva verranno anche proiettati quattro film per omaggiare l’artista Mario Mariotti, il grande “pittore delle mani”, sperimentatore assiduo di linguaggi visivi.

Eccellenti gli ospiti, tra cui Omer Fast (insignito nel 2008 del Bucksbaum Award, nell’ambito della Biennale del Whitney e nel 2009 del Preis der Nationalgalerie für Junge Kunst), reduce dalla Biennale di Venezia con il video “Five Thousand Feet is the Best”, Sarah Morris (vincitrice nel 1999-2000 dell’American Academy – Philip Morris Award, Berlin Prize Fellow e nel 2001-2002 del Joan Mitchell Painting Award) e Armin Linke (la sua installazione multimediale sul paesaggio contemporaneo alpino è stata premiata alla 9a Biennale di Architettura di Venezia e al Graz Architecture Film Festival).