Cultura

Art marketing e altre sperimentazioni (compresa la tarantella)

A Roma OpenARTmarket, una manifestazione di creatività contemporanea che incrocia domanda (degli estimatori) e offerta (dei giovani talenti). A Bologna invece, si punta sul Festival della gentilezza: declinandola nei diversi ambiti dell’economia, dell’arte, delle relazioni interpersonali e dei rapporti sociali

OpenARTmarket è una manifestazione di creatività contemporanea a Roma che si mette di traverso tra cultura e mercato per incrociare domanda (degli estimatori) e offerta (dei giovani talenti). Non furbescamente, ma nemmeno con ingenuità. Il concept è di Antonietta Campilongo, è c’è tempo fino al 10 gennaio. Per cosa? “Vogliamo che opera e artista – spiega Campilongo – escano dalla logica dell’eccezionalità e del collezionismo d’élite per diventare mezzo di comunicazione sociale, oltreché estetico”. L’idea del progetto è realizzare un’esposizione-mercato permanente dove non solo i ricchi collezionisti ma anche il grande pubblico possa scegliere opere per sè (si va dai 49 ai 999 euro) prendendo l’arte con un po’ più di leggerezza. Una particolare sezione sarà rivolta all’arte del riciclo per promuovere un nuovo modo di pensare i nostri stili di vita (valorizzazione degli scarti, rispetto dell’ambiente).

Continuando a frugare tra le iniziative culturali e artistiche che cercano di divulgare, incentivare, sostenere e promuovere la creatività insieme al business, Arte&Carte è un progetto dell’Unione nazionale scrittori per una crociera letteraria: i grandi personaggi della letteratura internazionale incontrano i giovani esordienti e le loro opere in mezzo al mare (sulla nave ammiraglia “Fantasia” della MSC Crociere, la prima in Europa).

A Bologna invece, si punta sul Festival della gentilezza: fino a venerdi continuano gli eventi dedicati al tema tra festa, cultura e dibattito per celebrare i vent’anni di Auser. Studiosi e intellettuali intervengono sulla gentilezza declinandola nei diversi ambiti dell’economia, dell’arte, delle relazioni interpersonali e dei rapporti sociali per riflettere sulla forza di un comportamento (che a volte diventa anche sentimento) in una società che pare averla smarrita. L’11 novembre, nella Cappella Farnese a Palazzo Accursio (h. 9.30), va in scena “Della gentilezza: riflessioni intorno al tema della gentilezza”.

Infine, nel panorama della nuova musica popolare, vanno tenuti d’occhio i Taranproject, vero e proprio fenomeno di massa che ha già coinvolto l’intera Calabria e che oggi si affaccia alla ribalta nazionale con la pubblicazione del primo album. Il linguaggio è semplice eppure raffinato e sta avvicinando migliaia di persone attorno alla tarantella calabrese. Nell’album “Hjuri di hjumari” sono raccolti brani arrangiati dalla band guidata da Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea, guru della tarantella calabrese: un articolato melting-pot musicale tra i ritmi e gli strumenti tipici della tradizione calabrese e le sonorità sperimentali contemporanee: “Attraverso la tarantella – dice Cavallaro – considerata fino a pochi anni fa un ballo di controllo e ricatto ad esclusivo appannaggio della ‘ndrangheta, i Taranproject si pongono alla guida della nuova Calabria che si riscatta riappropriandosi delle proprie tradizioni, ritornando in piazza senza remore e senza paura di metterci la faccia, ballando la tarantella con il coraggio di chi ha la voglia di cambiare davvero le cose”.