Politica

Calderoli: “Trovato accordo sulla manovra”<br>Alfano: “Non andremo contro la Lega”

Dalla Berghem fest il ministro annuncia: "Abbiamo una proposta unitaria". In discussione Iva, pensioni, innalzamento della soglia per il contributo di solidarietà e riduzione dei tagli agli enti locali. Lunedì l'incontro decisivo tra Bossi e Berlusconi. Il ministro per la semplificazione scherza: "Bossi è in gran forma, pronto a farvi un culo così"

“Siamo pronti con una proposta unitaria di maggioranza che verrà condivisa da Lega, Pdl e Responsabili, alla faccia di chi ci vuole male”. Roberto Calderoli, lo annuncia durante il dibattito organizzato alla 22esima Berghem Fest ad Alzano Lombardo. Intervistato da Enrico Mentana insieme a Maroni e Alfano,  il ministro per la Semplificazione normativa ha spiegato che è stato raggiunto un “accordo di sintesi” tra Lega e Pdl: “Lunedì sarà sul tavolo dei segretari di partito”. Calderoli ha riferito poi di aver “trovato le risorse, con Silvio Berlusconi e Angelino Alfano” per “ridurre di almeno la metà i tagli agli Enti locali”, previsti dalla manovra bis. Come? Caricando “sui ministeri” parte dei tagli previsti per gli Enti locali. Un progetto a sostegno del quale il ministro ha chiesto esplicitamente “aiuto” agli elettori. Calderoli ha poi riferito di aver fatto visita oggi al leader della Lega Umberto Bossi, dopo l’infortunio domestico, insieme al segretario della lega Lombarda, Giancarlo Giorgetti. Non solo il Senatur, secondo Calderoli, è “in straforma”, “concentrato e attento sulla manovra”, ma, ha aggiunto rivolto al segretario del Pdl, “pronto a fare un “culo” così lunedì a Berlusconi.

Per Angelino Alfano, occorre “ridurre il più possibile” il contributo di solidarietà, previsto dalla manovra bis, “fino a immaginare una sua sostituzione con altri tipi di imposizione”. Il segretario del Pdl ha spiegato che, “per una intesa definitiva su questi nodi”, bisogna aspettare lunedì mattina quando “se ne occuperanno Berlusconi e Bossi”. “Chi ha poco non paga nulla, il ceto medio deve pagare medio, chi non ha mai pagato deve prendere la mazzata”, ha suggerito Alfano sostenendo che “il tempo della crisi non deve essere il tempo dei furbetti”. Il segretario ha poi annunciato “nella prima settimana di settembre un progetto di riforma costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari” raccogliendo molti applausi dai militanti leghisti.

Sul fronte delle pensioni il neo segretario del Pdl ha chiarito che nessuno nel partito spingerà per interventi sulle pensioni nel caso in cui la Lega Nord dovesse avere parere contrario: “Ciascuno dentro la coalizione può avere le sue idee, ma le decisioni si prendono insieme: se la Lega non è d’accordo su questo, noi non possiamo che andare in questa direzione”.

Del resto, è lo stesso ministro dell’Interno Roberto Maroni a porre un veto sul capitolo ‘pensioni’: “Per noi, nella manovra, è argomento chiuso”. Il ministro dell’Interno ha sostenuto che “riprodurre la riforma” delle pensioni da lui introdotta quando era titolare del welfare “non avrebbe senso, sarebbe inutile”, all’interno di una “manovra che ha come prospettiva il pareggio di bilancio nel 2013”. “Bossi l’ha ribadito – ha insistito – siamo contrari al taglio delle pensioni di anzianità”

Arriva immediata la risposta del segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani: “Da lunedì (giorno dell’incontro tra Bossi e Berlusconi, ndr) francamente mi aspetto poco, spero un po’ di più dal Parlamento”. Secondo il segretario, “l’Italia è appesa a quello che si dice ad Arcore” come se si fosse sempre “appesi all’ora x”. Sulle pensioni di reversibilità il Pd non intende retrocedere e promette barricate nel caso in cui nella Manovra dovessero rientrare provvedimenti di taglio: “Non osino mettere le mani con l’accetta sulle pensioni di reversibilità, perché sento chiacchierare delle ipotesi di questo genere”, ha detto Bersani, avvertendo Pdl e Lega che “noi su una cosa di questo tipo ci mettiamo di traverso sul serio”.  Il segretario ha poi usato una metafora sportiva evocando “un decimo della forza di Josefa Idem“, ossia “quello che serve al Pd per contrastare il governo in vista della discussione della manovra”. A fianco della campionessa di canoa con cui ha cenato alla festa del partito a Ravenna, Bersani ha detto: “La Idem è il nostro orgoglio, dobbiamo avere un decimo della sua forza”. E rivolto alla Idem ha aggiunto: “Fare otto olimpiadi a cavallo è un conto, farle in canoa è più complicato”. La Idem, infatti, nei giorni scorsi si è qualificata a 46 anni per i giochi di Londra del prossimo anno, ma è anche conosciuta per il suo impegno politico essendo stata assessore allo sport di Ravenna per il centrosinistra.