Cultura

Gli Afterhours (non) hanno paura del buio

Dopo aver pubblicato nel 2008 I Milanesi Ammazzano il Sabato, ritornano in autunno gli Afterhours. Sarà Artist First e non più Universal a distribuire la nuova fatica discografica della band milanese che di fatto torna a rivolgersi al mercato indipendente della musica italiana.

Per comprendere appieno il nuovo corso, è sufficiente entrare nella pagina Facebook del gruppo, un comunicato ufficiale spiega le ragioni che hanno portato Agnelli e soci a rinunciare a qualsiasi imposizione discografica in favore della totale libertà creativa. Una scelta non priva di controindicazioni; al netto delle cose, fare dischi e tour annessi costa – tiene a precisare la nota – e quindi lo sforzo intrapreso dalla band è enorme. Per alleggerire il peso delle spese tra le diverse iniziative ne è partita una quantomeno singolare. Essa prevede che l’amore incondizionato dei fans divenga parte integrante del progetto grazie ad un piccolo contributo versato tramite l’iscrizione al fan club ufficiale. Non si può certo affermare che gli After manchino di creatività e soprattutto che non cerchino di distingersi nel fantomatico mondo del rock “Made in Italy”. Ecco, magari si potrebbero disquisire le modalità con le quali i ragazzi cercano di farlo.

A corredo “dell’ultima tentazione”, il fan è tenuto a sapere che per supportare il gruppo, esistono tre possibilità, ognuna delle quali con un costo differente e un’incidenza diversa nel rapporto con la formazione stessa. In altre parole, più paghi e più sei vicino alla band. Ora, il fatto che Agnelli e soci provino a rassicurare il proprio pubblico sostenendo che non appartenere al progetto non modifica in alcun modo il rapporto con i fan, risulta perlomeno strano. Difficile sostenere che l’operazione non si traduce in una sorta di “classificazione dei fans” se poi al proprio interno si ottengono benefit secondo quanto uno riesce a spendere. Ma tant’è. Continuando a leggere il comunicato si evince che per questioni esclusivamente organizzative il rapporto con “i devoti” dovrà essere regolato secondo le indicazioni della band. In altre parole, “cari fedeli” se volete ringraziare il vostro idolo dopo averlo aspettato un paio d’ore fuori dal cancello a fine concerto, fatelo attraverso il santino  che vi siete portati da casa, perché Manuel quella sera non sarà disponibile. Sarà il Fan Club a stabilire quando e come sarà possibile farlo, questo perché siete troppi e non è più possibile coordinare “in modo generico” le apparizioni “della Madonna”.

Le groupies – a questo punto – si mettano il cuore in pace ma soprattutto mettano mano al portafogli. Per rubare un bacio ad Agnelli d’ora in avanti non sarà sufficiente corrompere il buttafuori di turno con un sorrisetto. La groupie in questione – per essere tale – dovrà prima iscriversi al fan club, tenendo presente che per avere una foto con Xabier Iriondo , potrebbe non essere sufficiente il Pass Silver . Del Pass Black poi, nemmeno a parlarne, “la maglietta privè” con annessa chat personale è roba da neofiti. Così se vorrà provare “Gli incontri ravvicinati del terzo tipo” dovrà sapere che le serviranno 40 euro per ottenere il Pass Gold , capace di offrire per un anno intero oltre ad innumerevoli benefit anche la possibilità di cenare con la band tramite estrazione (wow!). Operazione conclusa? Nemmeno per sogno! “La Jennie Fabian italiana” dovrà mettere in conto che dopo aver finanziato la realizzazione del disco, dovrà pure comprarselo e quindi “urlarlo a squarciagola” dentro il prezzo del biglietto del concerto. A conti fatti – alla povera ragazza – non resterà che provare a chiedere in banca “il piccolo prestito”, tenendo le dita incrociate affinché tengano a garanzia il lavoro precario che anima le sue giornate.

Nel frattempo il solito dj qualunque, placidamente sdraiato alla destra del fiume Po è francamente preoccupato per le sorti della piccola groupie e oltre a tenere le dita incrociate per una questione meramente solidale si augura sinceramente che il nuovo disco degli Afterhours possa valere tutto questo.

9 canzoni 9 … per non avere paura del buio.

Lato A

Shadowplay • Afterhours

Last Night in Town • The Twilight Singers

One Hundred Years • Mark Lanegan

Fuzzy • Grant Lee Buffalo

Lato B

Theme From Black Milk • Gallon Drunk

Bete Noir • Gutter Twins

Gentlemen • Afghan Wighs

Kingdoms of Rain • Soulsavers

Mercy Seat • Johnny Cash