Saturno

Quali BR nei cartelli di Milano?

Hanno suscitato molto scalpore i cartelli pubblicitari affissi sui muri di Milano in questi giorni. La scritta «Via le BR dalle procure» evoca cose del passato che però non tutti gli italiani di oggi capiscono.

Di solito queste tecniche pubblicitarie si svolgono in due fasi e solo il secondo ciclo di affissioni rivela il significato della campagna. Fra qualche giorno sapremo dunque il seguito.

Ma intanto proviamo a fare qualche congettura. Forse BR si riferisce a una storica istituzione che naufragò negli anni Settanta, le valorose British Rail. Ma le ferrovie inglesi non hanno niente a che vedere con le nostre procure. O forse significa Biciclette Rotte. È vero, vecchi rottami davanti alle procure non stanno bene. Altrimenti può essere Battone Rumene. Come si può non essere d’accordo?

Meglio che vadano su qualche viale periferico. Che sia Biro Rosse? Un modo indiretto per invocare l’informatizzazione della Giustizia. O allora Buste Ricilate. Vero: non fanno una bella figura le buste utilizzate più volte e coperte di cancellature. O che siano le Batracomiomachie Ripetute?

È vero, mettiamoci a fare processi solo per cose serie! Potrebbe essere anche Befane Raccomodate: forse un’invettiva contro la gerontocrazia. Anche le Bionde Rifatte spesso non fanno un bel vedere. O Bambole Ruffiane, lo sfogo di un grigio magistrato contro qualche sua collega arrivista.

O è Batide Riscaldate? Giusto, meglio quelle fresche. Se si tratta di Blatte Rosse, serve una bella disinfezione dei locali. Sarà mica le Borsiste Raccomandate? Anche le Begonie Rachitiche: come fiori c’è di meglio in questa stagione.

Lo stesso vale per le Bugole Rampicanti. Insomma, la gara delle supposizioni è aperta.