Società

Dopo il marchio, il Pd rinuncia anche alla “Festa”

Firenze – Dopo aver rinunciato al marchio “Festa de l’Unità”, il Partito democratico comincia a rinunciare alla festa stessa. A Firenze non sarà rinnovata la tradizione estiva della kermesse alla Fortezza da Basso. I motivi sono principalmente due: “Mancano i soldi: solo per aprirla servivano almeno 200 mila euro, che ora non abbiamo – rivela il segretario fiorentino, Simone Naldoni – e mancano i volontari”.

Insomma, il comico Maurizio Crozza qualche tempo fa a Ballarò ci aveva visto giusto: “I militanti si alzavano alle 5 del mattino per organizzare da volontari la festa a Berlinguer, trovare chi lo faccia per Rutelli forse è più difficile”.

Le 14 mila tessere dei Ds (più 3500 della Margherita), intanto, negli ultimi giorni utili per il congresso (o convenzione, come si chiama adesso) sono state quasi avvicinate dalle nuove adesioni al Pd, che oggi in provincia di Firenze conta quasi 12 mila iscritti: una tessera last minute non si nega a nessuno, ma i volontari per la festa non ci sono lo stesso.

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