Cronaca

Luigi Carollo morto, addio allo storico attivista dei diritti sociali: aveva 56 anni

Palermo dice addio a Luigi Carollo, morto nella mattina del 24 aprile nella sua città. Storico attivista dei diritti del movimento Lgbtqia+ e grande protagonista dei pride, si è spento a soli 56 anni. “Ho sempre sperato che, a forza di frequentarlo, un giorno avrei imparato qualcosa da Luigi Carollo – scrive su Facebook Daniela Tomasino, vicepresidente nazionale di Arcigay – E invece non c’è stato abbastanza tempo. La sua capacità politica, la sua lucida visione, la sua oratoria intelligente e affabulatoria, la sua capacità di attraversare i conflitti e di rispettare gli avversari, la sua visione strategica e il suo leggendario acume, la sua ironia e la sua capacità di amare…è tutto finito, adesso”. La camera ardente si terrà oggi dalle 15 alle 23 a San Mattia ai Crociferi.

Coordinatore del Palermo Pride, di cui è stato uno degli ideatori, fu tra i primi a credere che Palermo potesse ospitare uno dei più importanti Pride d’Italia. Ma la sua morte lascia un vuoto non solo nella politica locale e nella comunità Lgbtqia+, ma in tutti coloro che credono nei diritti civili e sociali, per i quali ha lottato per tutta la vita, anche fondando Articolo 3, un’associazione politica molto importante in città. E militando nella Sinistra, prima nella segreteria di Rifondazione comunista e di Sinistra italiana, e più recentemente come portavoce di Sinistra comune.

I messaggi di cordoglio sui social permettono di intuire quanto grande sia stato il suo impatto personale e politico nella vita delle persone. “Io non ci voglio credere, non lo voglio accettare, non voglio darmi pace – scrive Pierpaolo Montalto, segretario regionale di Sinistra Italiana -. Un altro compagno, un altro amico, un altro fratello, un altro eroe siciliano se ne va e lascia un vuoto immenso. A Palermo eri il Pride, per tutte e tutti noi eri un grido di speranza, un sogno di libertà, una storia meravigliosa di liberazione che potevamo stringere, abbracciare, imitare”.

Perché ad andarsene è un “pezzo di storia dei movimenti civili”, come scrivono i suoi amici in queste ore su Facebook. Un ruolo attivo non sempre facile, ma al quale non ha mai abdicato: “Ha vissuto e promosso, nonostante incomprensioni e ostacoli, i diritti costituzionali di tutti, mortificati da leggi e comportamenti incivili. Il Pride resterà legato al suo nome e al suo amore per la nostra città“, scrive Leoluca Orlando, ex sindaco del capoluogo siciliano. Lo ricorda così, invece, Vladimir Luxuria: “Con te insieme al Pride a Palermo, con te lunghissime chiacchierate, con te tante risate… mi mancherai”. E mancherà a tutta Italia: “Luigi Carollo mancherà tantissimo alla Sicilia e a tutta l’Italia, in un momento così difficile per i diritti di tutte le persone” sottolinea Alessandro Zan su X.