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Insulti all’arbitro 18enne, il mister organizza una cena per le scuse dei genitori: “Il calcio deve essere questo”

L'iniziativa del presidente e allenatore del Bs Soccer Team Fasano, Gianclaudio Semeraro: "Volevo lanciare un segnale importante a tutto il nostro ambiente per far comprendere l'errore"

Prima gli insulti sugli spalti, poi una cena di gruppo per stare insieme e cancellare le polemiche. È quanto accaduto la settimana scorsa in occasione di un match di campionato provinciale Under 15 in Puglia. Le squadre coinvolte sono la Virtus Mesagne e il Bs Soccer Team Fasano, il cui incontro è finito 8 a 2 ed è stato macchiato, come purtroppo spesso accade, dalle frasi ingiuriose rivolte da alcuni genitori dei piccoli calciatori all’arbitro, appena 18enne, per le sue decisioni in campo. A seguire la partita, peraltro, c’erano anche i genitori dell’ufficiale di gara. Per una volta però ha prevalso il buonsenso e quello che poteva essere l’ennesimo brutto episodio si è trasformato in un’occasione di crescita, grazie a una cena organizzata dall’allenatore per chiedere scusa all’arbitro.

“Ero presente e sono rimasto molto dispiaciuto dal comportamento, sia dei genitori che dei ragazzi”, ha commentato il presidente e mister del Bs Soccer Team Fasano, Gianclaudio Semeraro, presente in tribuna, come riportato da un post della squadra sulla propria pagina Facebook. Alla coalizzazione di genitori e calciatori contro l’arbitro è stata costretta ad assistere anche la famiglia del direttore di gara, che ha reagito. Dopo le scuse e i chiarimenti, il Fasano ha lanciato l’idea di una cena fuori tutti insieme per far capire che nello sport non c’è spazio per l’astio.

“Volevo lanciare un segnale importante a tutto il nostro ambiente per far comprendere l’errore, perché non sono atteggiamenti che posso e possiamo tollerare“, ha spiegato Semeraro. “Genitori e ragazzi devono imparare a non giudicare e, una volta commesso l’errore, devono sempre avere la forza di chiedere scusa. Come in questo caso in cui è nata una bella amicizia fra adulti e ragazzi. Il calcio deve essere questo“.