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Chiara Nasti: “Non voglio gente a casa, odio che si siedano sul mio divano con i vestiti di tutto il giorno”

In un post sui social, Nasti ha spiegato l'importanza di cambiare i vestiti usati fuori casa prima di rilassarsi su letti o divani

Chiara Nasti e l’ossessione per l’igiene in casa. L’influencer, già mamma di un bimbo, è in dolce attesa della seconda figlia e ha spiegato di essere particolarmente attenta alle norme igieniche per mantenere il più possibile la pulizia in casa. In un post dettagliato, Nasti ha spiegato l’importanza di cambiare i vestiti usati fuori casa prima di rilassarsi su letti o divani: “Quando si arriva a casa ci si deve spogliare dai vestiti indossati per uscire, prima di rilassarsi su letto o divano! È importante per evitare di ‘sporcare’ tutto con i batteri che portiamo in casa attraverso pantaloni, maglie, cappotti e borse,” ha scritto l’influencer, sottolineando anche la buona abitudine di togliersi le scarpe all’ingresso, similmente alle usanze giapponesi, per non spargere germi e batteri in giro per le stanze.

Chiara ha poi chiarito che questa precauzione è una delle ragioni principali per cui preferisce non avere ospiti a casa, esprimendo il suo disagio nel vedere persone sedersi sul suo divano con i vestiti indossati durante il giorno: “Io non voglio gente a casa perché odio quando si mettono sul mio divano con i vestiti di tutto il giorno!” ha scritto in una Storia su Instagram, evidenziando il suo bisogno di mantenere un ambiente domestico particolarmente pulito e sicuro.

In aggiunta alle questioni di igiene, Nasti, che è al settimo mese di gravidanza, ha risposto anche a curiosità più personali riguardanti la sua vita privata e le scelte estetiche, come gli interventi chirurgici subiti e le future intenzioni post-gravidanza. Durante una sessione di domande e risposte con i suoi follower, ha discusso apertamente della decisione di rifarsi il seno e della sua intenzione di ripetere l’intervento dopo il periodo di allattamento: “Per quanto mi riguarda le bocce grosse sono belle. De gustibus”, ha sentenziato.