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Sinner, a Montecarlo una sconfitta (quasi) indolore: ha dimostrato di poter vincere contro chiunque anche sulla terra rossa

Da Holger Rune a Stefanos Tsitsipas. A un anno di distanza, si ferma ancora in semifinale il cammino nel Masters 1000 di Montecarlo di Jannik Sinner. E questa volta è un’autentica beffa. L’azzurro cede per 6-4 3-6 6-4 al greco, ai crampi e soprattutto a una svista clamorosa dei giudici di linea e di sedia, che non hanno visto un doppio fallo evidente di Tsitsipas che avrebbe regalato all’azzurro il doppio break nel terzo set. L’altoatesino subisce così il secondo stop di questa stagione dopo la semifinale ad Indian Wells contro Carlos Alcaraz. Tsitsipas invece si regala la possibilità di tornare in top 10 e di conquistare il titolo numero 11 della carriera, il terzo a Montecarlo dopo i successi nelle edizioni 2021 e 2022. Per lui adesso ci sarà uno tra Novak Djokovic e Casper Ruud.

Dopo il filotto di successi ottenuti sul cemento, Sinner comincia comunque la sua avventura sulla terra rossa in maniera molto convincente. Nonostante questa bruciante sconfitta, l’azzurro esce dall’appuntamento monegasco in maniera positiva e con una grande dose di fiducia. Ciò che non ha funzionato nel match contro Tsitsipas servirà d’esperienza in vista dei prossimi tornei, a cominciare dagli Internazionali d’Italia e il Roland Garros. La vittoria nei quarti di finale contro Rune poi, (ma anche questa eliminazione in semifinale) non ha solo segnato una rivincita desiderata, ma ha anche dimostrato come Sinner abbia mantenuto la capacità di superare le difficoltà, con personalità e autorità, anche su una superficie che in passato è stata origine di bocconi amari e inattesi inciampi. Le isolate incertezze della vigilia sulla adattabilità sulla terra rossa sono state spazzate via completamente in queste quattro partite.

In termini di classifica nessun cambiamento. L’assenza di Carlos Alcaraz da Montecarlo e la semifinale raggiunta consentono all’azzurro di mantenere la propria posizione in classifica. L’unica cosa che potrebbe cambiare è la distanza dal numero 1 del mondo Novak Djokovic. Un dettaglio che però non ferma la scalata di Sinner verso la vetta, anzi. Montecarlo era infatti l’unico scoglio sulla terra dove l’altoatesino avrebbe potuto perdere un quantitativo significativo di punti. Anche nel 2023 era arrivata la semifinale e ben 360 punti. La difesa del risultato ottenuto un anno fa quindi potrebbe avere ripercussioni importanti nel prossimo mese e mezzo, in cui l’azzurro deve fare i conti con due Masters 1000, il Roland Garros e appena 285 punti.

La partita – I segnali di risveglio di Tsitsipas non tardano a mostrarsi, favorito anche da un Sinner inizialmente falloso, contratto. Nei primi due turni dell’azzurro sono ben tre le palle break per il greco. Il servizio ne annulla due, ma sull’ultima arriva il doppio fallo. L’intensità aumenta con il passare dei minuti, gli errori calano ma le occasioni per recuperare non arrivano. Il greco è perfetto nei suoi turni di servizio. Un andamento che si chiude con il diritto largo di Sinner.

L’aver perso il primo set spinge alla reazione, e questa arriva immediata. L’azzurro si crea due palle break e alla prima allunga senza esitazioni. Lo smash è sicuro, preciso, al corpo. La serenità dell’inerzia invertita spinge Sinner a una chance per il doppio vantaggio, ma Tsitsipas si salva. Una situazione che si capovolge poco dopo. Un paio di ingenuità dell’azzurro regalano l’opportunità al greco di rientrare. Sinner è lucido e costringe l’avversario a sotterrare il rovescio in rete. Le difficoltà tornano anche sul 5-3, una battaglia da oltre 12 minuti e cinque chance per Tsitsipas. Diritti, prime di servizio e la grande personalità dell’azzurro salvano tutto, mentre il rovescio del greco in corridoio vale il parziale.

Le occasioni sprecate da Tsitsipas non passano indenni, e come spesso succede generano contraccolpi psicologici. Due stecche, una di rovescio e una di diritto, e Sinner ottiene il break anche all’inizio del set decisivo. Il calo fisico dell’ex numero 3 del mondo è evidente e l’azzurro ne approfitta per costruirsi altre due occasioni per allungare in maniera definitiva. Nel primo caso, ace di Tsitsipas, nel secondo invece il greco è graziato dai giudici, a cui sfugge un doppio fallo di 30 centimetri. Una svista clamorosa che risulta decisiva, insieme a un principio di crampi dell’altoatesino. Un’altra volta il greco si guadagna cinque occasioni per rientrare e alla fine riequilibra la sfida. Il recupero di Sinner è lungo: 4-4. L’inerzia torna inevitabilmente dalla parte di Tsitsipas, che ne approfitta per chiudere poco dopo alla prima occasione utile. Il rovescio dell’azzurro finisce in corridoio.