Media & Regime

Gedi in trattative con il gruppo Msc dell’armatore Aponte per la vendita del Secolo XIX

Come da indiscrezioni dei mesi scorsi, il gruppo Gedi ha firmato un’intesa preliminare con il gruppo Msc per la cessione del Secolo XIX a una società interamente controllata dal colosso basato in Svizzera. Le parti entreranno ora in negoziazioni in esclusiva e discuteranno i documenti contrattuali che disciplineranno l’operazione, che include anche le attività digitali e di raccolta pubblicitaria e quattro testate collegate al quotidiano di Genova: The MediTelegraph, L’Avvisatore Marittimo, Il Giornale del Ponente Ligure e Ttm – Tecnologie Trasporti Mare. Nei giorni scorsi i giornalisti del Secolo hanno scioperato contro le ipotesi di svendita del giornale chiedendo che un eventuale cessione avesse come controparte “soggetti di dimensioni, capacità, posizionamento, visione e volontà di investimenti coerenti con la nostra storia”.

La famiglia dell’armatore Aponte a cui Msc fa capo è di sicuro assai liquida ma nella lista dei molteplici settori in cui opera – dal traffico crocieristico a quello ferroviario (è dell’anno scorso l’acquisizione del 50% di Italo) – non c’è al momento l’editoria. Secondo l’ad di Gedi, Maurizio Scanavino, l’operazione “mira a assicurare un solido futuro a una testata importante come Il Secolo XIX” e Msc ne accompagnerà “l’evoluzione in questa nuova fase della sua storia, dando vita a una collaborazione con Gedi che riflette affinità e valori condivisi di due importanti famiglie imprenditoriali italiane”.

Con questa cessione la società editoriale guidata da John Elkann completa il processo di dismissione delle testate locali che ha portato a cedere La città di Salerno, Il Tirreno, la Gazzetta di Reggio, la Gazzetta di Modena e la Nuova Ferrara, la Nuova Sardegna e da ultimo i giornali del Nordest (Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre, Il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto, Il Piccolo, Nordest Economia). Oltre al settimanale L’Espresso. Secondo Scanavino “Gedi punterà ora su due obiettivi prioritari: cogliere tutte le potenzialità della transizione digitale in corso, nel pieno rispetto dell’identità delle sue testate la Repubblica e La Stampa, e al contempo sviluppare nuove iniziative e progetti di intrattenimento, che originano dalla qualità delle nostre tre radio (Deejay, Capital e m2o), per costruire una media company digitale forte, innovativa e dinamica”.