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Reinhold Messner tiene in mano lo scarpone ritrovato del fratello morto: “Finalmente smentite le teorie del complotto. Ti penso Günther” – Video

"Oggi finalmente il secondo scarpone di Günther è arrivato dal Pakistan, e Liver Khan me l’ha consegnato", le parole del grande alpinista sui social

Il secondo scarpone di Günther Messner è tornato nelle mani del fratello Reinhold. Ritrovato due anni fa sul Nanga Parbat durante una spedizione condotta da Alberto Peruffo, è ora “a casa”: “Oggi finalmente il secondo scarpone di Günther è arrivato dal Pakistan, e Liver Khan me l’ha consegnato. Vengono finalmente smentite le teorie del complotto su Günther e sulla tragedia del Nanga Parbat. Günther, grazie, ti penso”, le parole del grande alpinista. A cosa si riferisce? Alle tante teorie del complotto che in questi anni lo hanno visto coinvolto con la pesantissima accusa di avere abbandonato il fratello a morire, durante la discesa dal Nanga. Il primo ad accusare Messner fu Karl Maria Herrligkoffer, il capo-spedizione, scomparso nel 1991. Il corpo di Günther è stato ritrovato nel 2005 e già allora molte teorie contro Reinhold furono smentite.

I fatti risalgono al 1970, quando i due fratelli decisero di scalare il Nanga Parbat passando parete Rupal, sul versante sud-orientale, una via mai percorsa prima. Si rese a un certo punto necessaria una scalata del solo Reinhold fino alla vetta, tutti insieme non era possibile per via del tempo in peggioramento. Il fratello sarebbe dovuto restare in attesa, attrezzando un canalone con corda fissa per consentire una più agile discesa. Ma Gunther salì. Soli e senza cibo né riparo, raggiungero la cima ma ormai il pomeriggio era inoltrato. Il bivacco improvvisato e l’impossibilità di raggiungere una cordata che stava salendo in vetta portarono i due fratelli a decidere di scendere da soli, dal ghiacciaio Diamir. Un altro bivacco in mezzo ai ghiacci. Il giorno dopo Gunther era sparito, probabilmente travolto da una valanga. Il resto è storia: Reinhold alle prese con l’amputazione di alcune dita dei piedi, le accuse di aver lasciato morire il fratello. Ora spazzate via.