Scienza

L’annuncio di Telethon: “Approvata anche negli Usa la terapia genica per la leucodistrofia metacromatica”

Se ce ne fosse ancora bisogno questa notizia è la conferma di come il finanziamento della ricerca scientifica permetta di fare grandi progressi e aiutare i malati, soprattutto quelli affetti da patologie rare. È stata approvata anche negli Usa la terapia genica per una rara e gravissima malattia neurodegenerativa di origine genetica, la leucodistrofia metacromatica (Mld): si chiamerà Lenmeldy e arriva a tre anni e mezzo di distanza dall’approvazione in Europa con il nome di Libmeldy. “Il via libera da parte della Food and Drug Administration (Fda), l’ente regolatorio statunitense, permetterà – fa sapere Telethon – di ampliare la comunità di pazienti a cui è destinato il farmaco, già approvato nell’Unione europea nel dicembre 2020 con una full approval, cioè senza restrizioni. Un risultato che è frutto di un percorso iniziato quasi vent’anni fa all’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano – dove si è dimostrato il razionale a livello prima scientifico e poi clinico a supporto di questo trattamento all’avanguardia – e portato a termine dall’azienda anglo-americana Orchard Therapeutics, che nel 2018 ne ha acquisito la licenza esclusiva”.

La Mld è una grave malattia metabolica di origine genetica, che si stima colpisca 1 bambino ogni 100mila. È causata da mutazioni in un gene, arilsulfatasi-A (Arsa), che portano all’accumulo di particolari sostanze chiamate solfatidi nel cervello e in altre parti dell’organismo, tra cui fegato, cistifellea, reni, milza. Nelle sue forme più gravi, che sono anche le più comuni, questi bambini perdono rapidamente la capacità di camminare, parlare e interagire con il mondo circostante: la maggior parte di loro muore in età infantile e ha a disposizione soltanto cure palliative.

“Lenmeldy è una terapia genica che viene somministrata tramite un’unica infusione e ha dimostrato di preservare la funzione motoria e le capacità cognitive nella maggior parte dei pazienti con un follow-up fino a 12 anni (mediana 6,76 anni) – ricorda gli esperti di Telethon – Il trattamento prevede il prelievo delle cellule staminali ematopoietiche del paziente, ovvero quelle staminali che danno origine a tutti gli elementi del sangue. Le cellule vengono poi corrette con un vettore lentivirale (derivato cioè da una versione modificata e innocua del virus HIV) che consente di inserire nel loro patrimonio genetico più copie funzionanti del gene Arsa. Queste cellule geneticamente modificate vengono poi reinfuse nel paziente: la loro capacità di attraversare la barriera emato-encefalica, raggiungere il cervello ed esprimere livelli di enzima funzionante superiori al normale permette di correggere la disfunzione all’origine della malattia in modo continuo e a seguito di un singolo trattamento. L’enzima prodotto in quantità superiori al normale dalle cellule ingegnerizzate viene infatti assorbito e utilizzato anche dalle altre cellule cerebrali che contengono ancora la mutazione nel gene ARSA e che quindi non sono in grado di produrlo da sé”.

La leucodistrofia metacromatica può avere diverse forme, che si classificano in base all’età di insorgenza: Lenmeldy è indicata per i bambini con le forme tardo-infantile o giovanile-precoce che ancora non abbiano manifestato i segni clinici della malattia e per quelli con la forma giovanile precoce che, pur presentando le prime manifestazioni cliniche della malattia, siano ancora in grado di camminare in modo indipendente e non abbiano ancora presentato un declino delle capacità cognitive.

“Siamo felici che anche la Fda abbia validato l’efficacia e la sicurezza della terapia genica della Mld approvandone l’immissione sul mercato americano e rendendola finalmente disponibile a un numero maggiore di pazienti – ha commentato il direttore dell’Sr-Tiget Luigi Naldini (nella foto). Con la prima prova clinica su questa malattia abbiamo iniziato quasi vent’anni fa un percorso innovativo, che ha portato al trattamento efficace e sicuro di centinaia di pazienti affetti da un numero crescente di malattie genetiche con cellule staminali del sangue corrette geneticamente con i vettori lentivirali. Una linea di ricerca coraggiosa intrapresa qui al SR-Tiget da una straordinaria squadra di ricercatori e clinici in partnership con la Fondazione Telethon e il cui successo è stato ormai replicato in vari altri centri nel mondo. Attualmente sono 5 i farmaci di terapia genica avanzata basati su vettori lentivirali approvati in Europa, a cui si aggiunge naturalmente l’approvazione di Lenmeldy negli USA. Un risultato emozionante che ci fa guardare con fiducia al futuro e anche vivere un momento di orgoglio per quello che la ricerca italiana può dare al mondo”.

“Questa notizia è un’altra conferma del fatto che stiamo mantenendo la promessa fatta alla comunità dei pazienti, al di là dei confini nazionali, e a tutti i nostri sostenitori. Spero che si sentano gratificati di aver creduto nella causa delle malattie genetiche rare e di averci accordato la loro fiducia. Vorrei quindi cogliere l’occasione per ringraziare nuovamente tutti i singoli donatori e le aziende partner che in questi oltre trent’anni hanno contribuito a finanziare la ricerca e le nostre attività. Il loro sostegno – aggiunge il consigliere delegato di Telethon Francesca Pasinelli: – fin qui è stato fondamentale e d’ora in avanti lo sarà sempre di più: il nostro obiettivo è infatti offrire terapie innovative e mirate a un numero sempre maggiore di pazienti e per un numero crescente di malattie genetiche rare, facendoci carico anche della loro produzione e distribuzione quando necessario”.