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Mattarella incontra i content creator: “Se avessi 20 anni? Sui social parlerei di ingiustizie”. E spiega l’articolo 1 della Costituzione

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato al Quirinale un gruppo di 12 creator e ha dialogato con loro del significato e dell’attualità nella vita quotidiana della Costituzione italiana. A moderare il dibattito Fabio Rovazzi.

“Penso davvero che sia una responsabilità” essere un creator molto seguito, perché un influencer, appunto, “influenza i comportamenti gli orientamenti e il modo di vivere e di pensare” dei giovani. Quindi “è sempre importante pensare a come viene interpretato il messaggio che diamo”, ha detto il Capo dello Stato ai creatori di contenuti.

La Costituzione, ha detto quindi, “è lo scrigno che tutela i nostri diritti e la nostra libertà”, per questo “è importante conoscerla”.

Dopo aver ascoltato gli articoli scelti dai content creator, che per l’occasione hanno lanciato su Youtube e sui social il progetto “La Costituzione in Shorts”, realizzando un video a testa, Mattarella ha detto come mai lui ha scelto l’articolo 1 della Carta.

“Questo articolo è riassuntivo e contiene cinque elementi: una; repubblica; democrazia; lavoro e sovranità popolare – ha spiegato – Una, non è solo un articolo di un sostantivo, ma vuol dire che l’Italia è una, non una somma di repubbliche e neanche una federazione di repubbliche. Una repubblica democratica, vuol dire che l’Italia è una Repubblica caratterizzata da libertà ed uguaglianza, una democrazia non solo sotto l’aspetto organizzativo, ma anche sotto i profili sociale ed economico”. Poi come quarto elemento “c’è il lavoro – ha detto ancora – Queste parole richiedono un impegno comune, di solidarietà. La Repubblica è fondata sul lavoro, non sul privilegio né sul lavoro altrui”. Infine c’è la sovranità popolare: “È il fondamento della democrazia – ha aggiunto – La sovranità popolare fu definita come una sovranità irrinunciabile nel senso che il popolo a cui è attribuita deve esercitarla. Anche per questo spero torni a crescere la partecipazione al voto nelle elezioni”. “I diritti – ha rimarcato – sono un po’ come quello che c’è in natura, vanno coltivati e non possiamo permettere che appassisca la democrazia”.

Se fosse un creator Mattarella parlerebbe di ingiustizie. “Credo che farei il creator sull’interrogativo che avevo quando ero ragazzo. Ci sono bambini e ragazzi che vivono bene, hanno tante opportunità e altri, in altre parti del mondo, che faticano per sopravvivere – ha spiegato – Credo lo farei su questo, su come fare concretamente perché non venga ignorata questa ingiustizia e si trovino le strade per cancellarla”. “Mi sono sentito con 60 anni di meno – ha infine detto rivolgendosi agli influencer – In attesa dell’illusoria speranza di tornare giovane devo ringraziarvi”.